Reddito di cittadinanza, frode da 277mila euro in Valsesia

Reddito di cittadinanza, frode da 277mila euro in Valsesia. Nel mirino della Guardia di finanza finiscono dieci persone.

Reddito di cittadinanza, frode da 277mila euro in Valsesia

I finanzieri della Tenenza di Borgosesia hanno scoperto in Valsesia dieci persone che hanno beneficiato del reddito di cittadinanza senza averne diritto, incassando complessivamente più di 277mila euro frodando lo Stato.

Queste persone sono state segnalate al locale ufficio Inps, che ha immediatamente sospeso nei loro confronti l’erogazione di un’ulteriore somma di circa 45mila euro. Segnalati ovviamente anche all’autorità giudiziaria di Vercelli per i possibili profili di responsabilità penale che saranno definitivamente accertati solo in sede processuale.
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Un’azione che segue altre analoghe

Come accennato, l’azione investigativa è stata portata avanti dai finanzieri della Tenenza di Borgosesia fin dall’inizio di quest’anno. Un’azione che va vista in continuità con un’analoga attività operativa che nel 2022, grazie alla stretta e continua collaborazione con l’Inps e la magistratura, aveva consentito di far emergere molteplici casi di illecita percezione del reddito di cittadinanza in Valsesia.

Come si ricorderà, solo nel mese di giugno era emersa un’altra frode per un totale di circa 110mila euro.

Avevano un tenore di vita incompatibile con il reddito di cittadinanza

Gli investigatori hanno analizzato a fondo le situazioni economiche e finanziarie più sospette di un’ampia platea di beneficiari della misura di sostegno al reddito. Quindi, grazie all’incrocio delle banche dati nonché alle risultanze dei servizi di controllo economico del territorio, hanno fatto emergere le incongruenze tra quanto dichiarato dai richiedenti all’atto della presentazione della documentazione per ottenere il sussidio e l’effettiva ricchezza posseduta sia direttamente che del nucleo familiare convivente.

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