Cronaca
Richieste condanne fino a 11 anni per usura ed estorsione
Pene pesanti quelle chieste dalla Procura della Repubblica per il procedimento “Bloodsucker” che ha interessato tutta Italia
E’ arrivato alle ultime battute il processo Bloodsucker sul giro di usura che aveva come punto di riferimento Giuseppe “Pino” Di Giovanni. La procura ha presentato le richieste di condanna per i cinque imputati che hanno scelto il rito abbreviato. Undici anni e un mese proprio per Giuseppe “Pino” Di Giovanni identificato come il personaggio chiave con accuse che vanno dall’usura all’estorsione. Sei anni e mezzo per il fratello Francesco Di Giovanni, quattro anni e otto mesi per Massimiliano Alia, collaboratore, e quattro anni per il nipote Giuseppe Di Giovanni e Pietrolina Sergi.
Si torna in tribunale giovedì con la parola che passerà ai difensori, va ricordato che gli imputati hanno sempre rigettato le accuse. Il 25 maggio invece c’è l’udienza in tribunale nei confronti di altre sette persone finite nell’inchiesta che hanno deciso di affrontare il processo ordinario.
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