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Cronaca

Rubata la sagoma di Buonanno al ponte di Aranco

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Le indagini hanno portato a Biella, individuato uno dei ladri. Il “vigile di cartone” non è però stato ritrovato

Risolta la sparizione di una delle sagome che riproducono Gianluca Buonanno in divisa da vigile: è stata rubata, e gli agenti della polizia municipale cittadina sono risaliti all’identità di uno dei responsabili. Nessuna traccia però della sagoma, che non è ancora stata ritrovata. 

Da una decina di giorni non è al suo posto la sagoma che Buonanno aveva collocato all’ingresso di Borgosesia arrivando da corso Vercelli, appena superato il ponte di Aranco. L’assenza, a poche settimane dalla morte del sindaco ed europarlamentare, era stata rilevata da diversi cittadini. Le indagini erano comunque già in corso, sin dal mattino successivo al furto: l’azione dei ladri è infatti finita (seppur parzialmente) nelle riprese della telecamera posizionata in piazza Moscatelli. Ad agire sono state tre persone: qualche sera fa, fra le 21 e le 22, hanno rotto la catena che assicura il “vigile di cartone” alla base, e hanno caricato l’effigie del sindaco scomparso sull’auto lasciata poco distante.

Per individuare gli autori, gli agenti della polizia municipale si sono affidati alle immagini delle altre telecamere del servizio di videosorveglianza cittadino, attraverso cui hanno potuto risalire al numero di targa della vettura. E’ stato al momento identificato il primo dei componenti del terzetto, un trentenne che abita a Biella. A suo carico è ora una denuncia per furto aggravato in concorso. Non si conosce ancora il motivo per cui il gruppo si sia portato via la sagoma, l’uomo identificato non avrebbe fornito alcuna giustificazione; e nemmeno se ne conosce la sorte: l’effigie non è stata ritrovata.
Già in passato, i “vigili di cartone” (collocati in città nell’estate di due anni fa da Buonanno, eletto sindaco da pochi mesi) sono finiti nel mirino dei vandali: in diverse occasioni ne erano state staccate alcune parti, l’episodio più eclatante la “decapitazione” della sagoma in piazza Mazzini, e in tutti i casi i responsabili vennero individuati grazie alle riprese delle telecamere.

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