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Cronaca

Soccorso alpino, dopo il Covid sono ripresi gli interventi

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Soccorso alpino, dopo il Covid sono ripresi gli interventi di soccorso

Soccorso alpino, dopo il Covid sono ripresi gli interventi di soccorso

Dopo un 2020 segnato dalla pandemia da Covid-19 che, per il Soccorso alpino e speleologico piemontese aveva rappresentato un anno di record dal punto di vista degli interventi e delle persone soccorse, i dati del 2021 sull’attività dell’organizzazione mostrano un progressivo ritorno alla normalità anche dal punto di vista degli incidenti in montagna e in terreno ipogeo e impervio.
Gli incidenti che avvengono dalle prealpi del Vercellese fino alla vetta del Monte Rosa sono gestiti dalla delegazione che comprende le stazioni di Alagna Valsesia, Borgosesia Varallo, Coggiola Viera, Scopello, Val Sermenza e i loro 114 operatori tecnici. La delegazione biellese ha tra i suoi fondatori Ugo Angelino, membro della spedizione italiana al K2 nel 1954 e Accademico del Club Alpino Italiano. Annovera 58 volontari nelle stazioni Valle Cervo, Valle Elvo, Valle Mosso e Valle Oropa.
Tra gli interventi ricordati nel bilancio consuntivo del Soccorso alpino c’è anche quello avvenuto in alta quota sul Monte Rosa.
Durante la stagione estiva del 2021, uno degli scenari di incidente più comuni riguarda i terreni di alta quota e i ghiacciai. Il 26 giugno, un uomo è stato recuperato, fortunatamente in buone condizioni, da un crepaccio in cui era caduto durante l’ascensione alla Punta Giordani nel gruppo del Monte Rosa. L’operazione è stata condotta con la collaborazione del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, del Soccorso alpino valdostano e del Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Riva Valdobbia..

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