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Cronaca

“Sono il Comandante della Forestale, lei non può avere quel metallo depositato in cascina”

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Padre e figlio, cittadini italiani di etnia sinti, si sono presentati al cancello di una cascina di Ghemme a bordo di un’Alfa Romeo scura fingendosi agenti del Corpo Forestale. 

Si sono presentati al cancello di una cascina di Ghemme, ben vestiti, a bordo di un’Alfa Romeo scura: rivolgendosi alla proprietaria hanno detto di essere del Corpo Forestale e di dover visionare i cumuli di metallo presenti in cortile. Ma la donna, insospettita, ha preteso che esibissero il tesserino di riconoscimento:  a fronte di tale richiesta i due sono risaliti in auto e si sono allontanati.

 La donna, residente in località Cascina Strona, ha quindi allertato la centrale operativa del 112: le ricerche, condotte dagli agenti del Corpo Forestale delle stazioni di Carpignano Sesia e Nebbiuno, supportati dalle altre Forze di Polizia presenti sul territorio, hanno permesso di intercettare l’Alfa Romeo su cui viaggiavano i due uomini. La vettura, in transito sulla provinciale 299, è stata fermata in prossimità del casello autostradale di Romagnano-Ghemme.

I due uomini,  padre e figlio – cittadini italiani di etnia sinti –  sono stati sottoposti a controlli presso il Comando di Carpignano Sesia: il pm Silvia Baglivo ha contestato loro il reato di sostituzione di persona. 

 

 

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