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Cronaca

Una vittoria del “sistema sicurezza” a Vercelli: fermato piromane

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E’ un vercellese di vent’anni

A seguito degli eventi incendiari avvenuti a Vercelli nell’ultimo mese, in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto Trio, è stato predisposto un piano di azione comune per dare una risposta rapida ed efficiente agli spiacevoli episodi che stanno creando allarme sociale e pericolo per la sicurezza pubblica. La Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri hanno così predisposto dei servizi di implementazione del controllo del territorio dedicati al rintraccio del piromane, responsabile degli incendi, con la collaborazione di Polizia Locale, Guardia di Finanza e Vigili del fuoco. Nella fattispecie, attraverso turni notturni, appostamenti, pedinamenti con auto civetta, a piedi e in bicicletta effettuati da personale dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, della Squadra Mobile, della Digos della Polizia di Stato e del Reparto operativo e delle Compagnia dell’Arma dei Carabinieri si è messo in campo una strategia condivisa, volta ad una rapida risoluzione della problematica.

L’altra notte una pattuglia della Squadra Mobile ha notato transitare un giovane con cappellino di colore grigio, pantaloni neri e giubbotto bicolore nero e grigio, alto circa 1 metro e 80 a bordo di una bicicletta bianca con un cestello nella parte anteriore e una cassetta da frutta in quella posteriore, che procedeva guardandosi intorno con fare sospetto. Il soggetto in questione è stato riconosciuto dal personale della Mobile per B. V., poiché già fermato nell’anno 2014 durante un’operazione antidroga condotta dalla Polizia di Stato e perché soggetto negli ultimi giorni “attenzionato”, sospettato cioè di aver compiuto i fatti incendiari (anche sulla base della visione di immagini acquisite successivamente agli episodi incendiari del 12 settembre, e a seguito di alcune “confidenze”).

Insospettiti da tale atteggiamento, si è deciso così di seguire con discrezione il soggetto per controllarne i movimenti. Tale pedinamento si è interrotto poco dopo in quanto il giovane cominciava a guardarsi indietro nervosamente e a prendere strade a senso unico, dileguandosi nelle vie limitrofe. Immediatamente è stata fornita la descrizione del soggetto alle altre pattuglie sul territorio al fine di rintracciarlo e monitorarlo adeguatamente. In seguito la Sala Operativa dell’Arma dei Carabinieri e della Questura hanno ricevuto la notizia dai Vigili del Fuoco di una macchina data alle fiamme in via Benadir; immediatamente tutti gli equipaggi si sono recati sul posto e nel contempo, la pattuglia dell’U.P.G.S.P. – Squadra Volante, dirigendosi sul luogo dell’incendio, ha notato in viale Rimembranza, B. V. che cercava di allontanarsi frettolosamente. Prontamente fermato, date le circostanze di tempo e di luogo, al giovane è stato chiesto il motivo della sua presenza in quel viale senza che lo stesso riuscisse a fornire valide spiegazioni.

Pertanto, ipotizzando che potesse essere il responsabile dell’incendio accorso poco prima, è stato sottoposto ad un sommario controllo sul posto, che consentiva di rinvenire nella tasca sinistra del suo giubbotto, un accendino marca “Clipper” che al tatto risultava ancora incandescente, seppur egli non stesse fumando sigarette e nemmeno avesse il pacchetto delle sigarette in tasca. Nel frattempo il personale dei locali VV.F. è giunto sul posto per domare l’incendio. B. V., vercellese, classe ’96, è stato condotto presso gli uffici della Questura per essere sottoposto a una perquisizione personale e domiciliare, con esito negativo. Egli è poi stato deferito alla Procura della Repubblica di Vercelli.

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