Cronaca
Vocca ha detto addio a Rosetta, custode delle tradizioni
Conosceva le preghiere dialettali e le antiche abitudini del territorio
La Valsesia ha dovuto dare l’addio a Rosetta Regis. Originaria di Vocca, si è spenta a 92 anni: era nota per la sua conoscenza delle antiche tradizioni del territorio. Il funerale è stato celebrato venerdì scorso a Valmaggia di Varallo. Ha lasciato le figlie Deia, Valda con Enzo e Ylenia. A ricordarla Piera Mazzone della biblioteca di Varallo: «Anni fa tenni alcune conversazioni all’Unitre di Borgosesia e di Varallo sulle: “Preghiere vecchie e nuove” raccolte dalla voce di persone anziane che ancora le recitavano. La prima “informatrice” fu Rosetta Regis, originaria di Vocca: fece da tramite la figlia Wanda che registrò dalla voce della madre le preghiere ed una antica filastrocca».
E Mazzone vuole ricordarla proprio attraverso una antica preghiera della buona notte che la donna recitava ancora ogni sera «riscoprendo una Fede ingenua forse, ma certamente ben radicata, che rendeva le persone più consapevoli e fiduciose». “O Signur mi ca ma met giù/sun più sicur da tirèmi su/tre grasie va dumand:/la bona cunfìssion/la santa comuniun/l’oelio sant/l’Ave Maria av racumand/l’Ava santa che ma bagna/Gesù Crist che ma cumpagna/ante chi vac e ante chi sia…”
Ma Rosetta Regis aveva fatto riemergere anche un poetico “Halloween” valsesiano. Spiega ancora Piera Mazzone: «Si tratta di una preghiera-augurio che le fanciulle adornate con coroncine fiorite, recitavano di casa in casa a Vocca Centro il 1° di maggio, in cambio ricevevano piccoli doni: un pugnetto di riso, qualche uovo, due patate, che a sera venivano trasformate in una cenetta collettiva dalla signora Fina, un’anziana donna non sposata che si prendeva cura delle giovanette e insegnava loro preghiere, filastrocche. “L’è rivà ‘l prum dì ‘d macc/Cun al dì ‘d l’Ascension/Cun ai sui verdi foij/Cun ai sui giauni fior/Si vuresti feni ‘l almosna/La faresti mia a noi/La faresti a Santa Maria/Santa Maria mantegna voi e la vosta gent/Chi staghi tuch alegrament”».
Rosetta Regis è sempre rimasta legata alla sua terra e alla Valsesia, era originaria di Vocca e portava orgogliosa il costume del suo paese ed è così che Piera Mazzone, che ha avuto modo di conoscerla, vuole ricordarla.
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