Cultura e turismo
Ad Agnona le ”Giornate di primavera” del Fai
Gli studenti degli istituti scolastici superiori illustreranno i tesori presenti sul territorio borgosesiano
Agnona sarà protagonista delle “Giornate di primavera” del Fai. Appassionati di storia e arte avranno la possibilità di ammirare sabato 25 e domenica 26 marzo i testori presenti nella frazione borgosesiana.
Per l’organizzazione degli eventi scenderanno in campo oltre alla delegazione valsesiana del Fai anche gruppi di studenti di istituti scolastici superiori con il ruolo di ciceroni, la squadra Aib cittadina, il gruppo alpini e il comitato carnevale della frazione
«Fa piacere che le “Giornate di primavera” del Fai tornino a occuparsi di Borgosesia – commenta l’ex vice sindaco Alice Freschi -. E’ la seconda volta che accade, dopo la visita di cinque anni fa concentrata nel centro città, e darà ancora l’opportunità di conoscere o rivalutare le bellezze architettoniche e ambientali che conserva il nostro territorio. E Agnona rappresenta una scelta ideale, con tante eccellenze disseminate in un abitato già di per sè piacevole».
I luoghi indicati nella visita saranno: le due chiese di Agnona, ossia la parrocchiale dell’Annunciazione di Maria Vergine e la chiesa dedicata a san Michele con l’ossario, il palazzo che ospitava il Comune (ora sede del gruppo alpini), la cappella di Sant’Antonio, la chiesetta alla Noga, la vecchia dogana, le case Fassò e Allegra, i cortili, il ponte sul Sesia. Due tappe sono previste anche a Calco (il trasferimento sarà possibile con pulmini-navetta) con la chiesa di San Grato e l’antico torchio. Nel programma è anche previsto, sabato alle 18.30, un concerto nella chiesa di San Michele, con musiche di Carlo Fassò, compositore e direttore d’orchestra che ad Agnona nacque nel 1821.
I presenti potranno infine conoscere il Supervulcano: alcuni volontari mostreranno gli affioramenti presenti sotto il ponte di Agnona. «Nel loro ruolo di ciceroni – anticipa Freschi, che dell’associazione Supervulcano Valsesia è presidente -, saranno gli studenti degli istituti superiori a mostrare e illustrare rocce e affioramenti approfittando dell’ampia visibilità dall’alto del ponte».
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