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Cultura e turismo

Con ”Giovani in banda” Romagnano accoglie più di cento musicisti

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In paese nomi importanti del mondo della musica

Romagnano “capitale” delle bande musicali. In queste settimane il paese è al centro di un importante progetto organizzato dall’ Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome. Con l’iniziativa “Giovani in banda”, finanziato dalla Regione e promosso da Anbima, infatti, Romagnano ha modo di ospitare 102 giovani musicisti e sette docenti di grande importanza nel panorama musicale. In cattedra ci sono Ercole Ceretta per la tromba, Valerio Maini per il corno, Graziano Mancini per il clarinetto, Carmelo Gullotto per le percussioni, Marco Iorino per il flauto, il romagnanese Claudio Allifranchini per il sassofono e il docente del Conservatorio Cantelli Corrado Colliard.

Il primo incontro si è tenuto domenica 15 e i successivi sono in programma per il 5, il 12 e il 25 novembre. «Siamo molto contenti di avere l’opportunità di avere in paese la presenza di questi docenti musicisti davvero importanti – racconta Giorgio Rondi, vicepresidente della banda di Romagnano – hanno saputo approcciarsi nel modo migliore con noi dilettanti. Sono partiti dalle basi e al tempo stesso hanno portato con sé le loro esperienze personali, condividendo degli aneddoti, fornendo consigli ai ragazzi anche sulla base della loro esperienza diretta. È stato davvero bello, poi, suonare tutti insieme». Fra gli allievi soprattutto giovani, provenienti dalle province di Novara e Vercelli, ma non solo: «L’iniziativa ha destato interesse anche fra i componenti già effettivi».

I musicisti più giovani, in ogni caso, rimangono un prezioso “patrimonio” per la musica: «A Romagnano lavoriamo molto con i giovani – illustra Rondi – è appagante per noi vedere che la nostra passione viene trasmessa ai ragazzi, che portano avanti quelle che sono le nostre attività e al contempo portano il loro entusiasmo». Gli incontri si svolgono in diversi punti del paese: «Vogliamo ringraziare per la loro disponibilità a concederci gli spazi don Gianni, il Museo Etnografico, il Centro Anziani e l’amministrazione comunale» conclude il vicepresidente.

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