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Cultura e turismo

Pinacoteca di Varallo torna alle origini in vista della mostra sul Ferrari

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Restaurata la facciata con i colori che il Palazzo dei Musei aveva una volta

Il Palazzo dei Musei di Varallo si è rifatto il look con il restauro delle facciate esterne. Un restauro che ha voluto riportare lo stabile alle sue origini: «Abbiamo dapprima esaminato l’intonaco che riveste il palazzo anche con indagini chimiche – ha spiegato l’architetto Laura Groppallo che si occupata della direzione dei lavori -. Anche il colore definitivo è stato dedotto in base ai lacerti rimasti in alcuni punti permettendoci di mantenere la cromia originale decisa con la Soprintendenza. Inoltre in alcuni punti, precisamente in via Boccioloni, abbiamo deciso di lasciare due lacerti con decori di due colori diversi un finto bugnato sugli spigoli, mentre alcuni motivi geometrici che probabilmente incorniciavano le finestre non sono stati recuperati perché l’operazione avrebbe danneggiato irrimediabilmente l’intonaco. Anche tutti i materiali lapidei sono stati trattati con attenzione».

I davanzali e portoni sono costituiti da pietra di granito di Montorfano che necessitava di essere pulita e stuccata dove necessario e infine protetta senza alterare la sua pellicola superficiale creatasi nel tempo. Per le rigide temperature non sono stati ultimati gli interventi in alcuni punti ma lo si farà appena possibile. Verrà lasciato alla Pinacoteca un libretto riguardante gli interventi di manutenzione per ritardare il più possibile il degrado delle facciate nel futuro.

L’intervento di restauro è stato sponsorizzato interamente dal Comune di Varallo ed è stato portato avanti proprio in vista dell’imminente inaugurazione della mostra dedicata a Gaudenzio Ferrari che si terrà il prossimo 23 marzo.

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