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Cultura e turismo

Reperti necropoli da Gattinara in giro per il mondo

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Reperti necropoli da Gattinara in giro per il mondo: trovati durante gli scavi del metanodotto, adesso monili e bracciali sono in tournée in Italia e all’estero.

Reperti necropoli in tournée: Gattinara deve aspettare

I reperti trovati a Gattinara durante lo scavo del metanodotto adesso sono in tournée. Per vederli da vicino, la città del vino dovrà aspettare ancora a lungo. Nelle scorse settimane ci sono stati contatti tra il sindaco Daniele Baglione e la Sovrintendenza ai beni archeologici del Piemonte per cercare di organizzare una mostra a Gattinara. Ma adesso gli oggetti hanno iniziato una “tournée” anche all’estero e quindi non saranno rilasciati dalla Sovrintendenza (o concessi anche per una mostra temporanea) nel breve periodo. «La Sovrintendenza mi ha spiegato che la stessa mostra allestita a Torino – dice Baglione – girerà in altri musei del mondo. Volevano portare questi reperti in un tour, in Italia all’estero, e quindi al momento non è possibile smembrare l’esposizione».

Una necropoli che risale a 2400 anni fa

I reperti sono la testimonianza di una necropoli e incinerazione del V – metà del IV secolo a.C. appartenente alla cosiddetta Cultura di Golasecca (dall’omonima località presso il Ticino dove avvennero i primi ritrovamenti agli inizi del XIX secolo). La necropoli di Gattinara conta 76 sepolture entro fossa, con un ricco corredo metallico prevalentemente in bronzo (ma non mancano materiali in argento, ferro, ceramica e addirittura in legno), costituito da armille (bracciali), orecchini e ferma-trecce, ma soprattutto da fibule a sanguisuga, ad arco serpeggiante e a navicella miniaturistiche.

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