Economia e scuola
Arriva il crowdfunding: tutti possono investire nel mattone
In Italia, in particolar modo, il 2011 è passato alla storia come “annus horribilis”, a causa del crollo delle vendite e del conseguente deprezzamento di buona parte del patrimonio immobiliare in mano ai cittadini italiani. Un vortice dal quale oggi, seppur faticosamente, s’intravede una piccola luce in fondo al tunnel. Alcune indagini condotte da autorevoli istituti, infatti, hanno fatto registrare un moderato aumento delle vendite nell’ultimo triennio, che ha comportato una stabilizzazione dei prezzi del mercato immobiliare. Ma a dar man forte al mondo immobiliare, però, sono le stime per il prossimo quinquennio, dove si prevede un ulteriore incremento delle vendite ed un trend in risalita per i prezzi già dal prossimo anno.
Anno 2017, cambia il modo di investire nel mattone: arriva il crowdfunding
I cittadini, quindi, sono tornati ad investire nel mattone, grazie, essenzialmente, a due fattori: i già citati prezzi al ribasso rispetto ad un decennio fa e i tassi bassi offerti dagli istituti per i mutui ipotecari, grazie, in quest’ultimo caso, alla perdurante politica espansionistica attuata dalla Banca Centrale Europea, con lo scopo, per l’appunto, di rilanciare l’economia. Ed è cosa nota come il settore immobiliare sia, storicamente, il primo volano per una ripresa economica efficace in qualsiasi zona del globo terrestre. Comprare casa, sia per motivi residenziali che reddituali, non è mai stato conveniente come in questa fase storica. E le opportunità per investire nel mattone, oggi, possono essere disciplinate in differenti modalità, grazie anche al Decreto Legge 50 del 2017 che ha normato, ufficialmente, il crowdfunding in Italia.
Ma cos’è, esattamente, il crowdfunding immobiliare? Di fatto, consiste in una nuova forma di investimento che consente di diventare “comproprietario” di un immobile, anche se la cifra di cui si dispone non è particolarmente elevata. Il tra virgolette al termine comproprietario è quanto mai dovuto: non si diventa proprietari dell’immobile, ma si acquisiscono quote della società che ha aperto il crowfunding. Non per questo, però, tale opzione d’investimento deve essere scartata. Tutt’altro. La testimonianza più lampante, in tal senso, è fornita dal numero crescente di investitori che optano per questa soluzione ed ottengono significative remunerazioni, spesso a doppia cifra percentuale: nel 2017, la cifra investita in questo settore ha sfondato il tetto dei 4 miliardi. A tal proposito, anche la rete può fornire un valido supporto per chi fosse interessato: le piattaforme migliori per investire nel mattone in Italia si trovano su https://www.likecasa.it/piattaforme-di-crowdfunding/7958
Diversificare gli investimenti col crowdfunding: solo uno dei tanti vantaggi
I vantaggi del crowdfunding immobiliare sono molteplici. Oltre ad un tasso di remunerazione particolarmente interessante (mediamente fra il 7/11%), decisamente molto invitante visti i rendimenti percepiti sui mercati finanziari, a questa tipologia di investimento vi può accedere chiunque, anche per poche centinaia di euro; ovviamente, il ritorno è maggiore se la cifra investita è consistente, ma anche in un’ottica di diversificazione dei propri risparmi, il crowdfunding può rappresentare un ottimo coadiuvante per migliorare, complessivamente, le performance del nostro “portafoglio investimenti”. A differenza di un atto di compravendita immobiliare, il crowdfunding non presenta alcune spese notarili o bancarie ed accedervi è estremamente semplice: basta un click et voilà, il gioco è fatto.
Gli investitori, oltretutto, non sono mai lasciati soli. Le piattaforme di crowdfunding più affidabili, infatti, dispongono di un team di esperti in grado di fornire tutta l’assistenza, sia tecnica che legale, agli utenti interessati, accompagnandoli in tutte le fasi. Un comportamento, quello attutato da queste società, che merita un plauso, dato che questa tipologia di investimento, allo stato attuale, non è nota alla maggior parte degli utenti. Inoltre, il crowdfunding consente agli operatori edilizi, soprattutto coloro che non hanno modo di entrare in contatto con i grandi investitori, di essere finanziati direttamente da chi crede nella loro idea. Una rivoluzione, certamente, rispetto al passato, ma che consente a tutti di poter illustrare i propri progetti e trovare, in modo diretto ed immediato, chi vuol sostenerlo. Il crowdfunding immobiliare, in parole povere, può anche definirsi “democratico“, oltre a sostenere il settore che, per primo, può dar slancio alla ripresa economica: l’immobiliare.
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