Economia e scuola
Fondazione Biellezza punta al rilancio turistico del biellese
Fondazione Biellezza punta al rilancio turistico ed economico delle valli del Biellese.
Fondazione Biellezza, la presentazione
La Fondazione Biellezza è stata presentata in conference call e punta a benessere fisico e mentale. Protagonisti della onlus sono Paolo Zegna, Franco Ferraris e MAssimo Sella, oltre a Emanuele Panza, Lincoln Germanetti, Marco Ploner e Paolo Naldini. Grazie ai 30 finanziatori iniziali stato possibile raggiungere il budget di 2,5 milioni di euro. L’obiettivo è offrire la possibilità al territorio di svilupparsi e crescere all’insegna del wellness. Tutti i progetti e le iniziative che stanno nascendo, o nasceranno, e che saranno incentivati e finanziati dalla Fondazione si affiancheranno alle iniziative già presenti sul territorio, ed in particolare alle attività legate all’ammissione della Città di Biella tra le Città Creative dell’Unesco. Un importante riconoscimento che i promotori ritengono vada vissuto come un’imperdibile occasione di promozione, anche internazionale, del Biellese.
«Il Biellese, già ricco di idee, progetti ed iniziative, necessita di una più precisa strategia che miri alla cooperazione di tutti i soggetti coinvolti, per garantire attraverso il potenziamento delle proprie attrattività turistiche una crescita sostenibile del territorio e così facendo migliorare la qualità della vita dei residenti – spiegano i promotori -. Sono questi ultimi due aspetti alla base del grande progetto di Fondazione BIellezza, che facendo propria l’esperienza del distretto della Wellness Valley in Romagna – primo esempio reale di un modello sociale e culturale che mette al centro le persone e la loro salute con conseguenti ricadute positive sul mondo del lavoro e sulle imprese – si è avvalsa della consulenza di Wellness Partners Ltd per creare un ecosistema di benessere integrato e un modello di innovazione sociale per il territorio biellese.».
L’obiettivo è la creazione di un sistema unico, con una visione comune condivisa, in cui i soggetti coinvolti nelle molteplici aree di azione lavorino insieme attraverso programmi strategici specifici e coordinati; il tutto per portare il numero di presenze da 250.000 (2018) a 500.000 all’anno nei prossimi cinque/otto anni.
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