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Industriali ancora ottimisti. Ma a breve termine

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Industriali ancora ottimisti. Ma a breve termine. I dati della rilevazione trimestrale sono però stati raccolti a guerra appena iniziata

Industria ottimista, nonostante tutto

Sono ancora positive le aspettative dell’industria delle province di Novara e di Vercelli per il secondo trimestre dell’anno. Secondo le previsioni congiunturali di Confindustria Novara Vercelli Valsesia per il periodo aprile-giugno 2022 il saldo tra la percentuale degli imprenditori che si dichiarano ottimisti e quella di coloro che sono pessimisti sull’incremento della produzione registra un lieve calo (da 23,3 a 20,3 punti) nel Novarese, e addirittura un incremento (da 6,7 a 10 punti) in provincia di Vercelli, mentre in Piemonte scende da 15,8 a 14 punti.

Il saldo ottimisti-pessimisti relativi agli ordini totali cresce da 19 a 21,1 punti nel Novarese e da 6,7 a 7 punti in provincia di Vercelli, mentre la media regionale cala da 14,9 a 13,5 punti. Diverso l’andamento del saldo relativo alle previsioni di esportazione, che si riduce ancora (da 4 a 0,9 punti) per Novara mentre migliora (da -2,7 a 0 punti) per Vercelli, con la media piemontese in calo da 1,2 a -3,6 punti.

«Queste rilevazioni – puntualizza però il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – sono state effettuate tra la metà e la fine del marzo scorso, quando la portata della crisi ucraina non si era ancora dispiegata in tutta la sua gravità. Come ho già detto in altre occasioni, però, la guerra sta solo rendendo più drammatica una controtendenza già in corso. Le nostre imprese stanno dimostrando una notevole resilienza ma tra qualche mese potrebbero aumentare la cassa integrazione e diminuire i consumi delle famiglie. Le difficoltà degli approvvigionamenti, gli elevati costi energetici e le difficoltà dell’indotto, che segnaliamo da tempo, possono impattare negativamente sulle prospettive di medio termine, con una riduzione dei margini e degli investimenti in molti settori produttivi».

I dati relativi al mercato del lavoro segnalano un saldo tra ottimisti e pessimisti relativo alla volontà di fare nuove assunzioni ancora in crescita in entrambi i territori, con un aumento da 12,9 a 18 punti per Novara e dal 7,9 a 12 punti per Vercelli, a fronte di una media regionale in lieve calo, mentre la percentuale di imprese che intendono fare ricorso alla cassa integrazione si conferma in flessione: dal 5,3 all’1,6 per cento in provincia di Novara e dal 14,9 al 7 per cento in provincia di Vercelli, in linea con il trend del Piemonte, che passa dal 10,7 al 6,7 per cento.

«Il mercato del lavoro – sottolinea il direttore di Cnvv, Carlo Mezzano – ha tempi di reazione strutturalmente più lunghi rispetto a quelli dell’economia reale e nel contesto attuale questo ottimismo è sorprendente. Conforta, peraltro, una propensione agli investimenti per l’ammodernamento degli impianti che è ancora superiore alla media regionale in entrambe le province. Le previsioni di investimenti “significativi”, invece, sono in calo in entrambe le province».

L’indicatore della percentuale di aziende che segnalano ritardi negli incassi prosegue il calo in provincia di Vercelli, passando dal 15,9 al 14 per cento (il livello più basso dell’ultimo decennio) e l’incremento (dal 14,3 al 16 per cento) in provincia di Novara, a fronte di una media regionale in crescita dal 19,2 al 21,3 per cento.

I dati relativi ai principali settori produttivi, elaborati in forma aggregata e con media ponderata sulle due province, confermano dati positivi, ma in contrazione, nel metalmeccanico, nella rubinetteria-valvolame, nel chimico e nell’alimentare, mentre prosegue l’ottimismo nel tessile-abbigliamento.

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