Cronaca
Bimba di due anni muore in ospedale, è giallo sulle cause
Era stata portata al pronto soccorso, e successivamente dimessa. Poi la situazione è precipitata.
Bimba di due anni muore in ospedale, è giallo sulle cause. Era stata portata al pronto soccorso, e successivamente dimessa. Poi la situazione è precipitata.
Bimba di due anni muore in ospedale, è giallo sulle cause
Una bimba fra i due e i tre anni è morta ieri, martedì 11 giugno, all’ospedale Beauregard di Aosta, per cause al momento ignote. L’accaduto è stato reso noto stamane dal direttore sanitario Mauro Occhi e dal primario del reparto di pediatria Paolo Serravalle. Al momento, per i due dirigenti sanitari, «abbiamo pochi dati per fornire una spiegazione, per noi è una tragedia».
La successione dei fatti
Come riporta Aosta Sera, la piccola accede al pronto soccorso pediatrico verso le 4 della notte tra domenica e lunedì. Presenta dei conati di vomito e la sua condizione è gestita dal pediatra di guardia.
In pronto soccorso è stata “sottoposta ad osservazione, valutata”. E’ rimasta cosciente, in buone condizioni, giocava e le è stata somministrata una terapia idratante, prima preoccupazione nei casi di vomito ripetuto.
«Sembrava già alla prima visita – ha spiegato il primario Serravalle – che la situazione fosse in miglioramento. Anche a quanto detto dalla mamma, sembrava che gli episodi di vomito si stessero riducendo».
Per cui, la piccola viene “rimandata a casa, con indicazione di tornare” qualora la condizione perdurasse, o se si verificasse un peggioramento. Alle 17 di lunedì, i genitori hanno preferito farla rivalutare, tornando in ospedale, perché gli episodi non si erano risolti.
La situazione precipita
In questo caso è stata fatta un’analisi emogas e la piccola, sottoposta anche a tampone, è stata tenuta in osservazione. Ad un successivo controllo emogas, viene impostata una terapia di re-idratazione endovenosa, più consistente di quella decisa nel precedente consulto.
«Nella tarda serata di lunedì – prosegue Occhi – siamo andati incontro ad un’accelerazione della situazione, cui non si è fatto fronte solo con lo specialista pediatrico, ma anche con rianimatore». Ma alle 3 di notte la piccola ha cessato di vivere.
Resta il giallo sulle cause
L’Usl è in attesa di ricevere tutte le relazioni dalle competenze tecniche, e intanto a genitori e parenti ha messo a disposizione supporto psicologico. La bimba, secondo il dottor Occhi, non aveva nella sua storia dati predisponenti. Il primario Serravalle ha puntualizzato che «è stata fatta una rianimazione completa, anche con l’uso di farmaci».
Foto d’archivio
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