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Bimba di tre mesi morta sull’autostrada, sotto torchio il conducente del furgone

Intanto si cerca l’auto che ha poi investito la piccola dopo il primo tamponamento.

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Bimba di tre mesi morta sull’autostrada, sotto torchio il conducente del furgone. Intanto si cerca l’auto che ha poi investito la piccola dopo il primo tamponamento.

Bimba di tre mesi morta sull’autostrada, sotto torchio il conducente del furgone

È indagato per omissione di soccorso il dipendente di una ditta della zona ritenuto coinvolto nel drammatico incidente costato la vita alla piccola Lucia Tonino, che proprio ieri, venerdì 12 dicembre 2025, avrebbe compiuto tre mesi. L’uomo, alla guida di un furgone aziendale, aveva inizialmente riferito alla polizia giudiziaria della procura di Ivrea di aver creduto di aver urtato un cinghiale. Una versione che, però, non ha retto ai primi riscontri.

Secondo quanto trapelato, gli investigatori lo avrebbero incalzato dopo aver verificato i dati del sistema di tracciamento del veicolo, che segnalavano una sosta esattamente in corrispondenza dell’area dove si è consumata la tragedia. Il mezzo, inoltre, presentava danni significativi, ma senza alcuna traccia biologica riconducibile a un animale selvatico. A questo si aggiungono le testimonianze di alcune persone presenti – automobilisti fermi o in fase di manovra – che avrebbero visto il furgone in prossimità della scena e lo collocherebbero fermo sulla corsia d’emergenza prima di ripartire.

La dinamica: una carambola devastante

Una prima ricostruzione, ancora al vaglio del pm Mattia Cravero, descrive così i fatti: un’auto avrebbe iniziato la svolta per entrare nell’area di sosta, costringendo la vettura su cui viaggiava la mamma di Lucia a sterzare per evitarla. In quell’istante il furgone sarebbe sopraggiunto urtando l’auto della donna e proiettandola con violenza all’interno della piazzola. Il veicolo, fuori controllo, avrebbe colpito segnaletica, alberi e una siepe, dove poi si sarebbe fermato.

Nell’impatto la piccola Lucia sarebbe stata sbalzata fuori dall’abitacolo finendo sulla prima corsia dell’autostrada. Resta da chiarire un punto cruciale: se la neonata sia stata investita dal furgone prima o dopo che questo ripartisse. Gli inquirenti ritengono possibile che il conducente non si sia reso conto della presenza della bimba sull’asfalto, ma ciò non lo esonererebbe dall’omissione relativa all’incidente.

Cosa è accaduto dopo: un’altra auto coinvolta

Un’ulteriore incertezza riguarda le condizioni della piccola dopo il primo impatto. Un altro veicolo, infatti, sarebbe passato successivamente investendola. Anche questo automobilista sarebbe già stato individuato grazie agli elementi raccolti dalla procura. L’autopsia, già disposta, dovrà stabilire se Lucia fosse ancora viva prima del secondo urto. Un primo esame esterno del corpo farebbe pensare che la neonata fosse già deceduta, ma sarà l’esito definitivo a chiarire la sequenza degli eventi.

La scena, per chi si è trovato lì, era resa ancora più difficile dalla scarsa visibilità: notte fonda, nebbia e la piccola avvolta in una fodera blu. La madre, sotto choc, cercava disperatamente la figlia insieme ai testimoni presenti, convinti inizialmente che le telecamere della piazzola avessero ripreso tutto.

In realtà, nella sosta non ci sono videocamere: le uniche immagini disponibili sono quelle dei varchi di ingresso e uscita dell’autostrada, comunque utili per incrociare i tracciati e completare la ricostruzione. Le testimonianze, finora, risultano concordanti.

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