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Brucia l’auto del maresciallo che stava indagando su di lui

Il fatto nel Vercellese: il piromane accusato di aver voluto indurre il carabiniere a trasferirsi altrove.

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Brucia l’auto del maresciallo che stava indagando su di lui. Il fatto nel Vercellese: il piromane accusato di aver voluto indurre il carabiniere a trasferirsi altrove.

Brucia l’auto del maresciallo che stava indagando su di lui

E’ accusato di aver dato fuoco all’auto del maresciallo capo Gesualdo Marrapodi, in servizio nella stazione carabinieri di Crescentino, per indurlo a trasferirsi in un’altra zona. Questo perché il militare stava indagando su di lui. Ora un 49enne residente nel centro del Vercellese è finito sotto processo.

Secondo gli inquirenti, il rogo appiccato il 27 dicembre 2022 alla vettura del carabiniere non era né una vendetta e nemmeno un gesto semplicemente intimidatorio. Dietro ci sarebbe infatti stato il preciso obiettivo di “convincere” il maresciallo a trasferirsi in altra sede.

Invece Marrapodi non solo non si è trasferito, ma adesso è pure a capo della stazione di Crescentino.

L’incendio e le indagini

Come accennato, l’episodio risale al dicembre 2022, ma solo un paio di mesi più tardi è diventato chiaro che si trattava di un gesto volontario e con una fninalità ben precisa. I vigili del fuoco erano subito intervenuti per spegnere l’incendio, che non aveva coinvolto altri veicoli o immobili. E nessuna persona era rimasta ferita. L’evento era stato inizialmente ritenuto di natura accidentale, ma all’esito dei successivi accertamenti della polizia giudiziaria è risultato di origine dolosa.

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