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Brusnengo festeggia nonna Clelia che compie 105 anni

Gli auguri nella casa di riposo, con visita del sindaco e degli alpini del paese.

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Brusnengo festeggia nonna Clelia che compie 105 anni. Gli auguri nella casa di riposo, con visita del sindaco e degli alpini del paese.

Brusnengo festeggia nonna Clelia che compie 105 anni

Festa nella casa di riposo di Brusnengo per i 105 anni di nonna Clelia Bonavita, una delle persone più anziane in zona. La signora Clelia ha uno spirito davvero positivo, ha festeggiato insieme agli altri ospiti della struttura e al personale che si prende cura di lei.

E’ ospite nella struttura per anziani di Brusnengo ormai da qualche tempo. Ha ricevuto la visita del sindaco Fabrizio Bertolino, dell’amministrazione della casa di riposo e degli alpini di Brusnengo e Curino che hanno rallegrato la giornata. Non è mancata la musica grazie a Piero Torello.

La mascotte dell’istituto

Clelia nella casa di riposo di Brusnengo è un po’ una mascotte, soprattutto per il suo spirito gioviale e di compagnia. E le ha fatto piacere la visita degli alpini. L’anziana è ancora in forma e molto curata, cammina ed è lucida. Sicuramente il suo spirito particolarmente positivo l’ha aiutata in tutti questi anni.

Ha ricevuto in dono un bel mazzo di fiori, è stata festeggiata da tutti gli ospiti della struttura e commossa ha ringraziato tutti dicendo di essere contenta del suo traguardo.  Clelia Bonavita è apparsa in buona forma, ha scelto un bel vestito per celebrare il suo traguardo e non ha rinunciato a un ballo di gruppo con il personale della struttura sanitaria.

“L’importanza del 25 Aprile”

«Grazie al sindaco e agli alpini del gruppo Brusnengo Curino per la bellissima visita per festeggiare e onorare tutti gli ospiti della casa di riposo di Brusnengo, che hanno vissuto l’ esperienza della guerra e sanno veramente cos’è l’importanza di ricordare anche la festa del 25 Aprile. Sanno quanto è importante la libertà e quanto è precaria, ricordano bene la vera gioia di essere stati liberati e di aver visto finalmente cessare la guerra – scrive Roberta Falzone -. Il mio non vuol essere assolutamente un discorso politico bensì valorizzare questo giorno vuol onorare la memoria di coloro che hanno fatto si che l’ Italia fosse libera»

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