Cronaca
Grandinata di ieri, il Piemonte chiederà lo stato di calamità naturale
Chicchi come palline da tennis, gravi danni soprattutto all’agricoltura, ma anche a numerose autoveutture.
Grandinata di ieri, il Piemonte chiederà lo stato di calamità naturale. Chicchi come palline da tennis, gravi danni soprattutto all’agricoltura, ma anche a numerose autoveutture.
Grandinata di ieri, il Piemonte chiederà lo stato di calamità naturale
La Regione Piemonte ha annunciato chiederà lo stato di calamità naturale a causa del violento temporale che nella giornata di ieri, giovedì 6 luglio, ha colpito la zona tra Langhe, Roero ma anche alcuni comuni del basso Torinese. Sono piovuti chicchi anche di grosse dimensioni (fino a 5-8 centimetri tra Roero e Langhe) che hanno causato numerosi danni all’agricoltura e ad edifici pubblici e privati.
“Ristorare i danni ai coltivatori”
Questo il commento del presidente regionale di Cia agricoltori italiani del Piemonte, Gabriele Carenini: «La straordinaria intensità dell’ennesima grandinata verificatasi oggi pomeriggio su vaste zone di Langhe, Monferrato e Roero, tra Cuneese e Astigiano, nel Torinese e nell’Alessandrino, dimostra la drammatica gravità degli effetti dei cambiamenti climatici sulla nostra agricoltura.
E’ necessario che venga immediatamente dichiarato lo stato di calamità naturale, ma non basta. Bisogna fare in modo che le Compagnie assicurative riconoscano il 100 per cento del danno agli agricoltori e, soprattutto, occorre che gli imprenditori agricoli possano assicurare il reddito dell’impresa e non solo le coltivazioni. Nel sistema economico in cui oggi le aziende agricole si trovano ad operare, non è accettabile che queste imprese vengano lasciate in completa balìa delle avversità meteorologiche. Nessun imprenditore, in queste condizioni, è in grado di pianificare il futuro della sua azienda».
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