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Cronaca

I vigili sentono le sue urla: 88enne salvata dopo quattro giorni nei boschi

L’incredibile avventura di Giuseppina, ritrovata affamata, disidratata e sotto choc. Ma viva.

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I vigili sentono le sue urla: 88enne salvata dopo quattro giorni nei boschi. L’incredibile avventura di Giuseppina, ritrovata affamata, disidratata e sotto choc. Ma viva.

I vigili sentono le sue urla: 88enne salvata dopo quattro giorni nei boschi

Mercoledì scorso si era inoltrata assieme al figlio 57enne lungo i sentieri al Passo della Forcora, sopra il Lago Maggiore, nella parte lombarda. A un certo punto il figlio si era voltato e si era reso conto di essere rimasto da solo. Ha cercato di rintracciare la madre 88enne, ma non c’era stato verso. E ha dato l’allarme.

In zona sono partite subito le ricerche, ma senza esito. L’ipotesi che veniva fatta era che l’anziana avesse imboccato uno dei tanti sentieri esistenti in un’area boschiva molto vasta e poi avesse perso l’orientamento, camminando a lungo, per poi venire colpita da un malore o dalla stanchezza. Ma non si escludeva neppure che potesse essere caduta in un punto impervio. Sta di fatto che non si trovava più, e le speranze diminuivano di ora in ora.
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I vigili sentono le sue urla

Invece ieri, domenica 25 agosto, nell’ennesima uscita in zona, un gruppo di vigili del fuoco ha sentito le sue urla ed è riuscito a raggiungerla. Era sola, in una zona impervia, ricoperta di felci, ferita e spaventata. Ma nonostante l’età la pensionata è riuscita a tenere duro e a resistere quattro giorni. Lo riferiscono i colleghi de La Prealpina.

La cronaca del salvataggio viene raccontata dai vigili del fuoco. «Nel corso della battuta lineare a pettine, verso le 11, alcuni operatori udivano delle urla di aiuto. Interrotta la battuta, i vigili del fuoco con operatori della Croce rossa ritrovavano la donna ancora cosciente, in una zona impervia e ricoperta da felci alte, che veniva immediatamente riconosciuta nella persona di Giuseppina Bardelli».

La donna era sotto choc

«La signora, in evidente stato di choc e disidratata, veniva immediatamente soccorsa dal personale sanitario per le prime cure mediche. E veniva in seguito recuperata tramite mezzo aereo di Areu. Intensa l’attività di soccorso, che ha visto impegnato per le ricerche un complesso dispositivo di soccorso coordinato dai vigili del fuoco, che è stato operativo durante tutti i giorni di ricerca».
Foto d’archivio

 

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