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Il Cai cancella Benito Mussolini dall’elenco dei soci onorari
A Biella si è riunita l’assemblea dei delegati del Club alpino nazionale.
Il Cai cancella Benito Mussolini dall’elenco dei soci onorari. A Biella si è riunita l’assemblea dei delegati del Club alpino nazionale.
Il Cai cancella Benito Mussolini dall’elenco dei soci onorari
Il Club alpino italiano «impegnato dallo scorso anno in un percorso di recupero della memoria, autocritica e rielaborazione etica per riconoscere la propria responsabilità nel dare continuità alla politica razziale fascista» ha cancellato il nome di Benito Mussolini dall’Albo dei soci onorari. Mussolini divenne socio onorario nel 1926, negli anni che videro il Cai alle dirette dipendenze del Partito nazionale fascista. E’ accaduto a Biella durante l’assemblea nazionale dei delegati Cai.
«Questo è un atto di coerenza», ha sottolineato il presidente generale del Cai Antonio Montani. «Personalmente non so perché nel 2023 quel nome fosse ancora nell’elenco, a fianco di grandi nomi della storia dell’alpinismo, ma da domani non ci sarà più. I principi fondanti del Club alpino italiano sono incompatibili con ogni forma di regime totalitario. La recuperata memoria sia ora affidata alle generazioni future».
In questo senso il Cai ha emesso un bando per la conservazione e catalogazione degli archivi storici delle proprie sezioni, con la finalità della ricerca di documenti e di altre fonti utili alla ricostruzione storica, a testimonianza dell’epurazione dei soci per effetto delle leggi razziali del 1938. Il bando è stato emesso a gennaio 2023 e copre tutte le spese inerenti da maggio 2022 al 30 settembre 2023.
Relazione sullo stato del Club alpino italiano
Il presidente generale Antonio Montani ha illustrato la relazione generale annuale sullo stato del Club alpino italiano, evidenziando i tanti progetti e iniziative messi in campo grazie ai fondi ministeriali. Si è soffermato poi sul rilancio del comparto culturale e dell’alpinismo e dell’arrampicata a tutti i livelli del sodalizio, sul coinvolgimento dei giovani nella governance dell’associazione, sui rapporti con la politica e sulla crisi climatica.
Per quanto riguarda l’alpinismo, «con il progetto del Cai Eagle Team abbiamo dimostrato di essere ancora in grado di portare avanti una proposta alpinistica di alto livello. Ora dobbiamo impegnarci nella formazione a tutti i livelli, per soddisfare la crescente richiesta di alpinismo nella società».
Relativamente ai giovani dirigenti sezionali, Montani ha notato in loro «una straordinaria voglia di partecipare alla nostra vita associativa, con motivazione e competenza. Dobbiamo dar loro una fiducia sempre maggiore».
Un interlocutore autorevole
Sui rapporti con la politica, il presidente generale ha evidenziato come «il Cai oggi sia riconosciuto dalle istituzioni come il più autorevole interlocutore per tutte le istanze che riguardano la montagna. In questo senso ci stiamo impegnando affinché i rifugi e i sentieri abbiano una chiara definizione nella normativa nazionale, che tutt’ora manca. È un passo necessario in vista di leggi che, riconoscendo la loro specificità, prevedano deroghe su una serie di regolamentazioni».
Montani ha concluso la sua relazione soffermandosi sulla necessità di affrontare come Cai le conseguenze della crisi climatica. «Lo faremo con il Congresso che organizzeremo a Roma il prossimo novembre, nel corso del quale discuteremo su come debba cambiare il nostro approccio alla montagna, come visione e non solo come frequentazione. Ne parleremo nella Capitale perché vogliamo rivolgerci alla politica, mostrando la direzione da seguire per lo sviluppo sostenibile delle Terre alte».
Su La Provincia di Biella leggi “Benito Mussolini cancellato dall’Albo dei Soci onorari del Cai”
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DARIO CODEGONI
22 Maggio 2023 at 15:15
E IL CAI DOVREBBE RESTITUIRE TUTTO CIÒ CHE RICEVETTE DAL DUCE.
Renato Quaranta
22 Maggio 2023 at 20:35
Lui all,Italia tutta ha dato tragedie immense che continuano ai nostri giorni
Pamela Volpi
23 Maggio 2023 at 20:38
Commento perfetto! Sottoscrivo!
Stefano Baroni
22 Maggio 2023 at 21:33
Hai ragione ma si dimentico facilmente
Raffaele Salvi
23 Maggio 2023 at 8:43
bravo …. ma mica so’SCEMI
Agostino Florio
22 Maggio 2023 at 15:54
Sarebbe stato meglio, con una dichiarazione pubblica, chiarire che quel riconoscimento di socio onorario al primo ministro S.E.Benito Mussolini fu dato, dal direttivo dell’epoca, magari vostri avi, non sapendo quello che la storia avrebbe riservato al popolo italiano per colpa del Fascismo di cui Mussolini ne era a capo. Indubbiamente chi lo ha premiato lo ha fatto in buona fede, non immaginando la catastrofe che avrebbe colpito il mondo, ma non possiamo escludere che chi lo ha premiato fosse sodale in tutto (pensiero ed azioni) ed allora andrebbero presi dei Seri provvedimenti anche per loro.
Allora, credo che sarebbe opportuno di soprassedere e dissociarsi moralmente di questo episodio che interessa il premiato, coloro che lo hanno premiato e tutti coloro che ne erano a conoscenza e si sono stati zitti.
Davide
22 Maggio 2023 at 18:18
Adesso si che l'”Italia” riparte. Dopo tre anni di prese in giro, gente che muore come mosche, gente sospesa dal lavoro ecc.ecc… pensiamo ancora a 100 anni fa’ ma quello che è accaduto adesso chi ha il coraggio di giudicarlo ? Non c’è l’ho con il Cai ma con l’ipocrisia delle persone . Siamo un paese ridicolo
Pamela Volpi
23 Maggio 2023 at 20:37
Concordo perfettamente! Il CAI si dovrebbe vergognare di non aver fatto entrare nelle loro sedi i non vaccinati, anche solo per ritirare il bollino annuale! A gente sportiva poi che la covid se la mangiava in insalata mentre il vaccino faceva morire come mosche!
Vincenzo
22 Maggio 2023 at 18:35
Dopo aver letto di e scrivo chi non la pensa come la sinistra è un fascista e dittatore. Io sono antifascista ma non sarò mai un comunista!!!!!!
Giuseppe
22 Maggio 2023 at 20:45
Buffoni servi del sistema
Stefano Mardok
22 Maggio 2023 at 21:35
Buona sera io non sono fascista ma nemmeno comunista
Franco Brigoni
22 Maggio 2023 at 21:42
La storia non si cancella.
Eventualmente si motiva, si spiega, ci si dissocia, ma non si cancella.
ottavio cacace
22 Maggio 2023 at 22:54
se siete antifascisti allora cancellate tutte le opere del Duce fatte in italia dai tribunali ai palazzi di potere dalle citta ai porti ecc ma non si puo fare altrimenti mezza italia verrebbe distrutta .quindi onore al Duce
Riccardo
23 Maggio 2023 at 1:06
Quanta ipocrisia e sottomissione a un lato della politica falsa e contorta, i vostri avi certamente si staranno girando nella tomba, siamo arrivati all’assurdo, fate una cosa bella, toglietele tutte le onoreficenze altrimenti dimostrate di essere codardi paurosi di un nome, un fantasma che vi tormenta e non avete nemmeno conosciuto, state disonorando il CAI con questo gesto futile ma soprattutto inutile, perché non vi siete mai posti la domanda del perché questo gesto che si ripete anche nelle città non è stato attuato subito nel dopoguerra? forse perché prima c’erano italiani con le palle ora non vi riconoscete nemmeno allo specchio.
Carmine Parisi
23 Maggio 2023 at 9:16
A quanto pare nei commenti, nessuno è d’accordo con il C.A.I. infatti la storia non si cancella si può analizzare e basta. I governi attuali non stanno facendo meglio, ci fanno morire in modi diversi ma sempre efficienti. Penso che le storture dei governi dal dopoguerra ad oggi ne hanno fatto di errori. Criminalità in ogni direzione, mancanza di rispetto verso le FF.OO. inquinamento in ogni dove, difesa della vita e della proprietà, corruzione in ogni settore, catastrofi terremoti, alluvioni spesso causate dall’uomo. Riflettete un attimo.
Elio De Mitri
23 Maggio 2023 at 12:20
Questo atto, stupido e inopportuno, è la solita parola d’ordine dei lecchini di regime (quello vero,nascosto fra le pieghe) per rassicurare sulla disponibilità (potete contare su di me,di qua non ci smuove nessuno). Questa gentaglia manca del senso del Rispetto ed è prigioniera. del proprio tornaconto.
Michele
23 Maggio 2023 at 12:49
…un atto stupido con la solita vigliacchería a posteriori, conditi dall’esibizionismo di chi sà soltanto mostrare la solita retorica giustificazionista ma non ha il coraggio di affrontare la Storia…!
enrico pettinari
23 Maggio 2023 at 22:41
Atto d’ipocrisia…
Per coerenza si dovrebbero cancellare o radere al suolo tutte le opere che quotidianamente scandiscono la nostra vita…
Non si tratta di essere fascisti o meno, ma solo coerenti
Marco Bonello
24 Maggio 2023 at 18:57
Il CAI ha toppato alla grande , la memoria che si cancella è solo quella di cui si ha paura , l’unico antidoto ai regimi totalitari è la cultura .
Ai nostri figli bisogna spiegare gli errori , non cancellarli e basta .
Raul
28 Maggio 2023 at 9:37
Sono passati quasi cento anni dall’iscrizione nell’albo CAI, non avete altro a cui pensare!!!
Lui è entrato e rimarrà per sempre nella storia d’Italia!!!
Gesu
22 Giugno 2023 at 21:58
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: ‹Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio›, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.
Pensate a cosa avete fatto ai vostri ex-soci con il Green-Pass ! Ipocriti