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Cronaca

L’aereo danneggiato aveva scaricato in cielo 72mila chili di carburante

Resi noti i dati dell’incidente del 9 luglio che aveva coinvolto il Vercellese: i comitati chiedono verifiche sui terreni.

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L’aereo danneggiato aveva scaricato in cielo 72mila chili di carburante. Resi noti i dati dell’incidente del 9 luglio che aveva coinvolto il Vercellese: i comitati chiedono verifiche sui terreni.

L’aereo danneggiato aveva scaricato in cielo 72mila chili di carburante

Ammonta a 72mila chili la quantità di carburante che il 9 luglio un aereo della Latam aveva scaricato in cielo tra Malpensa e Vercellese a seguito di un incidente avvenuto al momento del decollo. Un dato ha fatto insorgere l’Unione dei Comitati dell’Alta valle del Ticino che insieme ai Comitati di Golasecca, Coarezza, Varallo Pombia e Malpensa, chiede ulteriori indagini suoi suoli e sulle coltivazioni della zona interessata.

Una zona che, va ricordato, si estende in particolare sul Vercellese, visto che quel pomeriggio l’aereo aveva volato in tondo per parecchio tempo sulla zona di Santhià, scaricando carburante. Si tratta di una procedura approvata che viene utilizzata in caso un velivolo debba tornare all’aeroporto subito dopo il decollo. Avendo i serbatoi pieni, l’aereo potrebbe avere seri problemi al momento dell’atterraggio, e quindi un parte del carburante che doveva essere bruciato viene volatilizzata in cielo.

Una procedura che ovviamente divide le opinioni: secondo i gestori dei voli il liquido vaporizzerebbe in aria e non avrebbe impatto ambientale. Secondo molti ambientalisti il carburante prima o poi scende a terra, magari con le successive piogge.

Le analisi dell’Arpa

Come riporta La Prealpina, al momento le analisi fatte da Arpa Piemonte hanno riguardato una valutazione matematica della quantità di carburante rilasciato e arrivato a terra, e una analisi visiva di piccoli specchi d’acqua presenti nell’area. La prima ha dato un valore sotto la Concentrazione di soglia di contaminazione stabilito per legge. E per la seconda indagine i tecnici non hanno rilevato macchie oleose. I comitati però chiedono indagini più approfondite.

Il tail-strike

Come si ricorderà, l’aereo in partenza per il Brasile aveva strisciato la coda sulla pista essendosi impennato troppo al momento del decollo, incidente che in gergo si chiama “tail-strike”. Da qui la procedura precauzionale di rientro in aeroporto.

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