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Marito e moglie muoiono a poche ore l’uno dall’altra

La commovente storia d’amore di Franco e Rosella: lui se n’è andato per primo, lei non ha retto al dolore.

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Marito e moglie muoiono a poche ore l’uno dall’altra. La commovente storia d’amore di Franco e Rosella: lui se n’è andato per primo, lei non ha retto al dolore.

Marito e moglie muoiono a poche ore l’uno dall’altra

E’ una di quelle storie che, pur nel dolore dell’epilogo, fanno pensare che in fondo il mal d’amore esista davvero. Franco e Rosella, una vita insieme e una morte a poche ore di distanza.

Lui è Franco Cordera, 80 anni, ex dirigente Olivetti in pensione, ed ex consigliere comunale e assessore a Strambino, centro nei pressi di Ivrea. E’ stato anche presidente del consiglio di amministrazione della casa di riposo Ospedale poveri infermi, sempre a Strambino.

Lei è Rosella Bocchietti, 76 anni, volontaria alla biblioteca civica. Il primo ad andarsene è stato Franco, nella notte fra domenica e lunedì scorsi, mentre Rosella se ne è andata il giorno dopo, troppo insopportabile il dolore per la perdita del compagno di una vita, il suo cuore non ha retto.
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L’ultimo saluto

Come riporta Prima il Canavese, il funerale di Franco è stato celebrato mercoledì, quello di Rosella il giorno successivo, entrambi nella chiesa parrocchiale di Strambino.

Il sindaco: erano come Sandra e Raimondo

«Oggi un amico ha pubblicato una frase che sento mia – ha scritto il sindaco di Strambino -. “Resta il vuoto dell’assenza, resta il pieno dell’essenza”. Per cinque anni ci siamo visti tutti i giorni in comune, nessun altro, nella prima consigliatura come sindaca, mi è stato tanto vicino come lui, era come un secondo papà.

Mi sgridava quando era ora, dicendomi spesso “te lo dico come fossi mia figlia”, ma sapeva sempre sostenermi ed essere orgoglioso di me. Avevamo conversazioni infinite, parlavamo del nostro Comune, moltissimo, ma anche di politica, del Toro, delle nostre vite. La vedevamo allo stesso modo su molte cose, e su quelle poche su cui non concordavamo ci ascoltavamo con rispetto.

E poi c’era Rosella, io li chiamavo ridendo “Sandra e Raimondo”, sempre a battibeccare e sempre, per sempre, insieme. Se ne sono andati a poche ore di distanza, e il mio pensiero, e tutto il mio affetto, va alla loro amata figlia Laura, che si è ritrovata orfana all’improvviso di due genitori meravigliosi».

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