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Morto dopo lo schianto contro un muro, il dolore di un paese
Celebrato il funerale di Andrea Mautino: aveva solo 30 anni.
Morto dopo lo schianto contro un muro, il dolore di un paese. Celebrato il funerale di Andrea Mautino: aveva solo 30 anni.
Morto dopo lo schianto contro un muro, il dolore di un paese
In tanti tra famigliari, amici e conoscenti hanno voluto porgere l’ultimo saluto ad Andrea Mautino, il 30enne di Rivarolo vittima di un terribile incidente nello scorso fine settimana. La cerimonia funebre si svolta nel primo pomeriggio di ieri, venerdì 3 novembre, nella chiesa di San Giacomo a Rivarolo.
La vita del giovane si è infranta contro il muro di recinzione del parco regionale de la Mandria.
L’incidente dopo il lavoro
Domenica 29 ottobre, intorno alle 22, Andrea era a bordo della sua utilitaria in direzione Torino: aveva appena finito il suo turno di lavoro. Era in località Druento, sulla direttissima per il capoluogo che costeggia l’aristocratico polmone verde della provincia di Torino, quando nell’affrontare una rotonda, il giovane ha perso il controllo del mezzo che si è schiantato.
Impatto che non gli ha dato speranza: all’arrivo dei soccorritori per lui non c’è stato più nulla da fare. Una strada che percorreva praticamente tutti i giorni da tre mesi a questa parte e cosa sia successo domenica sera è ora al vaglio dei carabinieri intervenuti per i rilievi del caso.
Lo sport e il lavoro
Come riferisce Prima il Canavese, a Rivarolo viveva da solo. Qui si era diplomato prima di intraprendere a Torino gli studi in psicologia e dove aveva giocato a lungo nel settore giovanile dell’Usac Basket Rivarolo. Aveva giocato fino alla categoria Under 19.
Attualmente lavorava nel sociale in una struttura a Lanzo gestita dalla Cooperativa “Strana Idea”.
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