Cronaca
Muore soffocato durante l’esorcismo: tre persone a processo per omicidio
Un 43enne era stato trovato con un bottone conficcato in gola.
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Muore soffocato durante l’esorcismo: tre persone a processo per omicidio. Un 43enne era stato trovato con un bottone conficcato in gola.
Muore soffocato durante l’esorcismo: tre persone a processo per omicidio
Secondo le perizie degli esperti, l’uomo sarebbe morto sofficato probabilmente da un maglione, tant’è che uno bottone gli è poi stato ritrovato in gola. Dovranno quindi rispondere dell’accusa di omicidio i tre parenti che lo avevano sottoposto a una sorta di esorcismo. Un rito purificatore che però si era concluso con il decesso della vittima.
Si tratta del caso balzato agli onori delle cronache nel febbraio scorso e avenuto a Salassa, nel Torinese. Khalid Lakhrouti, 43 anni, sarebbe infatti rimasto vittima di un esorcismo messo in atto dallo zio, dal fratello e dalla ex moglie. Che adesso sono stati rinviati a giudizio.
Non era una overdose
All’inizio si pensa che Lakhrouti sia morto a causa di un’overdose di stupefacenti. Poi però viene fuori la storia degli esorcismi: l’uomo era stato messo alla porta di casa dalla ex moglie in quanto ritenuto violento. E i parenti si erano detti convinti che fosse “posseduto” dal demonio, da cui gli scatti d’ira.
Si era quindi deciso di sottoporlo a sedute di esorcismi islamici. Almeno quattro volte, pare. La sera del 10 febbraio 2024 però quacosa andò storto. Legato mani e piedi per permettere di effettuare il rito, Lakhrouti è morto. E l’autopsia ha rilevato che si è trattato di soffocamento.
Soffocato con che cosa? Nell’abitazione della ex moglie i carabinieri hanno trovato una maglia senza un bottone, identico a quello che il medico legale ha ritrovato nella gola della vittima.
Il rinvio a giudizio
Ora la stessa ex miglie, lo zio e il fratello sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio, mentre figli e il nipote della vittima si sono costituiti parte civile.
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