Cronaca
Pensionato novarese ucciso a coltellate in Marocco
Luciano Calzini è stato portato su un’altura e colpito più volte alla schiena, a una gamba e all’addome. La pista della presunta pedofilia.
Pensionato novarese ucciso a coltellate in Marocco. Luciano Calzini è stato portato su un’altura e colpito più volte con il coltello alla schiena, a una gamba e all’addome.
Pensionato novarese ucciso a coltellate in Marocco
Giovedì 11 maggio si trovava a Taghazout, a un passo da Agadir, in Marocco, quando è stato colpito da numerose coltellate. Luciano Calzini, 76 anni, originario di Novara, è poi morto nella giornata di ieri, sabato 13 maggio, all’ospedale Hassan II di Agadir.
L’uomo si era trasferito ormai da circa 20 anni nel Paese del Nord Africa e viveva a Taghazout, un villaggio di pescatori alle porte della città turistica di Agadir. Secondo le prime informazioni giunte in Italia sarebbe stato colpito con più coltellate alla schiena, all’addome e a una gamba.
Aggredito da un gruppo organizzato
Secondo le prime indiscrezioni riguardanti le indagini, Calzini sarebbe stato aggredito da più persone, che secondo gli inquirenti potrebbero essere definibili come una “banda organizzata”. Lo avrebbero condotto su un’altura poco lontano e qui lo avrebbero colpito più volte con la lama. La casa dell’uomo è stata poi messa a soqquadro.
A trovare Calzini ancora morente sono stati poi dei passanti, che hanno allertato i soccorsi. Inutili però sono stati i tentativi dei medici di salvargli la vita.
Le vecchie accuse di pedofilia
Nel 2021 Luciano Calzini era stato preso di mira dagli abitanti del posto per alcune accuse legate a presunti casi di molestie e pedofilia. Le indagini svolte dalle forze dell’ordine si erano concluse con un nulla di fatto, ma alcuni abitanti della zona avevano colpito con sassi le finestre della sua abitazione per spaventarlo.
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