Cronaca
Schianto mortale sul lago d’Orta: condannato il centauro che provocò l’incidente
L’uomo ha pattegiato la pena di un anno e quattro mesi, patente sospesa per due anni.
Schianto mortale sul lago d’Orta: condannato il centauro che provocò l’incidente. L’uomo ha pattegiato la pena di un anno e quattro mesi, patente sospesa per due anni.
Schianto mortale sul lago d’Orta: condannato il centauro che provocò l’incidente
Una pena patteggiata di un anno e quattro mesi convertita in lavori di publica utilità, oltre alla sospensione della patente per due anni. Questa la condanna inflitta in sede di udienza preliminare dal tribunale di Verbania al motociclista 51enne di Gozzano accusato di omicidio stradale per aver causato la morte di un altro centauro. E’ quanto fa sapere lo Studio3A che con l’avvocata Laura Bastia assiste la famiglia della vittima.
Lo schianto fatale avvenne nel luglio 2023 sulla Statale 229 del lago d’Orta, nel territorio comunale di Pettenasco. Una tragedia che aveva destato dolore e cordoglio in tutta la zona, anche perché era avvenuta in un modo assurdo, e davanti agli occhi del figlio, che lo seguiva anche lui in sella a una moto. La vittima era stata un rappresentante di commercio vercellese, Mario Tamarindo.
Colpa di un sorpasso azzardato
Come si legge sull’atto del sostituto procuratore in cui si chiedeva il rinvio a giudizio, l’incidente avvenne «per colpa consistita nel non regolare adeguatamente la velocità in relazione alle circostanze di luogo (prossimità di una curva destrorsa) e non circolando sulla parte destra della carreggiata e in prossimità del margine destro della medesima, perché impegnato in una manovra di sorpasso di un veicolo che lo precedeva nello stesso senso di marcia… L’uomo perdeva il controllo del suo mezzo e invadeva l’opposta corsia di marcia dove andava ad impattare con la moto Ducati Streetfighter 1100 condotta da Mario Tamarindo, il quale stava regolarmente procedendo sulla propria corsia di marcia».
Tamarindo, a causa del violento impatto con l’altra motocicletta, aveva subìto una prima lesione alla gamba sinistra, ha sbandato ed era finito contro il guard-rail che gli ha inferto ulteriori e gravissime ferite. Quindi è stato disarcionato dalla sua Ducati, è rovinato sull’asfalto ed è infine rotolato nella scarpata oltre la barriera, riportando una serie di politraumi che ne hanno provocato il decesso pressoché immediato.
Foto d’archivio
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Pol
19 Dicembre 2024 at 8:28
in alcuni mesi dell’anno certe strade si trasformano in piste da gara x diversi motociclisti invasati ed esaltati.poj ci rimette chi è in regola