Cronaca
Urla e bestemmie davanti al videogame: la vicina di casa tenta di accoltellarlo
Un uomo si comportava in casa come fosse allo stadio, esasperando gli altri condomini.
Urla e bestemmie davanti al videogame: la vicina di casa tenta di accoltellarlo. Un uomo si comportava in casa come fosse allo stadio, esasperando gli altri condomini.
Urla e bestemmie davanti al videogame: la vicina di casa tenta di accoltellarlo
Uno dei tanti episodi di tensione tra vicini di casa, ma questa volta davvero insolito. Protagonista un trentenne disoccupato che passava le notti davanti alla Playstation, e che quando perdeva dava vita a un festival di urla, parolacce e bestemmie. Uno sfogo che probabilmente alleggeriva il peso della sconfitta del giocatore seriale, ma rendeva insonni i condòmini di un intero palazzo di corso Cincinnato a Torino. Il caso è riportato dai colleghi di Prima Torino.
Come detto, si trattava di un trentenne disoccupato, che durante le sessioni di gioco era in collegamento con altri utenti con i quali comunicava attraverso cuffie e microfono (ma urlando). Un comportamento che ha portato all’esasperazione i vicini di casa, e tra questi soprattutto la signora che vive proprio nell’appartamento accanto. Troppo sottili i muri tra loro.
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L’aggressione col coltello
Così, nella notte del 18 dicembre, intorno alle 2 del mattino, la 60enne ha suonato il campanello armata di un coltello da cucina. Ma a prendersi la coltellata all’avambraccio non è stato il ragazzo che ha aperto la porta, bensì la madre prontamente intervenuta in sua difesa. Un colpo di scena che sicuramente nessuno si aspettava.
Necessario quindi l’intervento della Polizia del commissariato, che ha raccolto le prime informazioni. La 60enne ha spiegato agli agenti di non poterne più. «Non volevo fare del male a nessuno ma sono mesi che quel ragazzo ci impedisce di dormire. Urla, bestemmia fino all’alba. Non ne possiamo più. Sono mesi che chiedo alla signora di far stare zitto suo figlio ma non siamo mai stati ascoltati».
Denunciati la vicina ma anche l’uomo
La donna è stata denunciata a piede libero per lesioni. Ma ecco il secondo colpo di scena di questa storia: nei guai è finito anche il trentenne, nella sua camera infatti sono state trovate tre katane, spade tipiche della cultura giapponese con lama da più di 60 centimetri.
Il giovane è quindi stato denunciato per detenzione abusiva di armi (e non per disturbo della quiete pubblica come ci si poteva aspettare) e dovrà pagare una multa di qualche centinaia di euro.
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