Arriva dal Brasile il nuovo coadiutore di Gattinara. Ed è uno psicologo

Arriva dal Brasile il nuovo coadiutore di Gattinara. Ed è uno psicologo. Il 44enne Francisco Carlos Santos De Paula sostituisce Davide Marco Ferraris.

Arriva dal Brasile il nuovo coadiutore di Gattinara

ll nuovo coadiutore della parrocchia di San Pietro di Gattinara arriva dal Brasile. Francisco Carlos Santos De Paula, 44 anni, è cresciuto nello stato di San Paolo, nella città di Guaratinguetá. Ed è il sostituto di Davide Marco Ferraris, che nei giorni scorsi ha lasciato la comunità gattinarese; il giovane seminarista è stato trasferito a Borgovercelli come coadiutore del parroco don Andrea Passera.

Francisco Carlos Santos De Paula è legato all’Italia da una storia che affonda le radici nella sua infanzia, e anche più indietro nel tempo. Nella sua città d’origine è nato anche il primo santo brasiliano, Antonio de Santana Galvão; nel vicino fiume di Paraiba è apparsa la Madonna di Aparecida, da cui prende il nome la diocesi a cui apparteneva Francisco, prima di trasferirsi in Italia, cinque anni fa.
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Le radici italiane

«Il mio legame con l’Italia è profondo – racconta – perché da qui proveniva la nonna di mia madre, anche se il luogo d’origine si è perso nei ricordi della mia famiglia. Ma, soprattutto, sono cresciuto frequentando assiduamente fin da bambino la missione delle suore Eusebiane, vicino a casa mia, dove ho studiato e sono stato catechizzato, appassionandomi alla storia del patrono di Vercelli. La mia vocazione è nata molto presto, ma la mia famiglia preferiva che studiassi e mi laureassi. Così mi sono iscritto alla facoltà di psicologia, perché ho ritenuto che, in quel modo, avrei potuto aiutare comunque le persone, che era ciò verso cui mi sentivo e mi sento tutt’ora portato».

Psicologo per 12 anni

Pur avendo lavorato per 12 anni come psicologo clinico e anche in una scuola, Francisco De Paula non ha mai rinnegato la vocazione che lo spingeva verso il sacerdozio. Così, a un certo punto, ha inviato una lettera all’ex madre della missione, suor Antonia, che ha sua volta scritto al vescovo di Vercelli il quale, colpito dalla sua storia, gli ha dato l’opportunità di trasferirsi in Italia per seguire il percorso che, nel giro di qualche anno, lo vedrà diventare sacerdote.

«Sto frequentando il terzo anno di teologia e trascorro i giorni della settimana lavorativa nel seminario di Gozzano, spostandomi a Gattinara nel fine settimana, com’è previsto per i seminaristi – prosegue -. Essendo già in possesso di una laurea, il mio percorso di studi sarà un po’ più breve del normale. Ho già effettuato l’ammissione all’ordine e sono in fase di preparazione per il lettorato. Seguirà il diaconato e poi, in un anno e mezzo o due come piacerà al vescovo, potrò essere nominato sacerdote.

Non è stato facile lasciare la mia famiglia, la mia terra, la mia cultura, per venire in questo Paese così diverso, ma quando il Signore chiama non si può resistere. Sono adulto e pienamente cosciente della mia vocazione. Ogni tanto torno dalla mia famiglia e ora i miei genitori sono contenti per la mia scelta, anche se tristi per la lontananza».

Gattinara, città accogliente

Pur essendo a Gattinara da pochi giorni, e non essendo ancora definiti i compiti che gli competeranno, il seminarista è rimasto molto impressionato dall’accoglienza: «La comunità ha dimostrato subito molto calore e un cuore grande. Mi sento di affermare che negli anni trascorsi in Italia questa esperienza mi sembra già la più soddisfacente di quelle vissute finora perché, venendo qui, sento ancor di più che questa è la strada giusta, che mi fa sentire più vicino al sacerdozio».
Emanuela Bosisio

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