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Co.Mark, Piemonte: cresce il fatturato estero per il 91% delle aziende
Secondo gli analisti di Co.mark le imprese piemontesi nel panorama globale hanno visto una crescita del fatturato
L’anno scorso l’economia piemontese aveva superato le più ottimistiche opinioni degli esperti, anche in virtù delle politiche di sostegno introdotte dal governo nazionale. Esaminando le recensioni dei mesi precedenti e facendo una stima sul futuro, la società di consulenza per lo sviluppo del business internazionale Co.Mark – Tinexta Group aveva presentato buone previsioni per l’anno in corso, in particolar modo per quanto riguarda le recensioni relative all’export regionale.
A confermare i commenti di inizio anno degli analisti di Comark sono stati in questi giorni i dati resi pubblici da Confindustria Piemonte, in collaborazione con Sace, il gruppo assicurativo finanziario controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, e Unioncamere Piemonte. I risultati dell’indagine sono stati riuniti nel report “Le imprese piemontesi nel panorama globale”, che riporta le evidenze individuate dai ricercatori e i rispettivi commenti sugli ultimi mesi.
Sfogliando le recensioni si scopre così che nell’ultimo triennio il 55% delle imprese del Piemonte ha conosciuto un fatturato estero stabile, laddove invece il 36% afferma di aver visto crescere questo dato; solamente per una fetta del 9% delle imprese si parla quindi di una riduzione. Guardando al valore complessivo del fatturato, l’anno scorso le vendite all’estero hanno rappresentato il 37,6% del totale, dato che sale fino al 63% concentrando lo sguardo sul 50% delle imprese maggiormente attive al di fuori dai confini italiani.
Le associazioni di categoria che hanno promosso l’indagine sottolineano nelle opinioni in margine allo studio la positività dei dati raccolti e la centralità dell’export per il PIL regionale e nazionale; nei commenti viene anzi confermato che le vendite all’estero resteranno anche per il prossimo anno la prima voce a supporto del Prodotto Interno Lordo, consentendo all’Italia di conservare il sesto posto nella classifica degli esportatori a livello mondiale.
Guardando più in profondità le recensioni si evince che le esportazioni sono aumentate e rimaste stabili per il 72% delle piccole imprese del Piemonte, per il 25% delle realtà medie e per il 3% delle più grandi aziende. Risultano particolarmente interessanti le opinioni relative agli strumenti utilizzati per favorire l’internazionalizzazione: si parla soprattutto della ricerca di controparti estere, dell’organizzazione di incontri B2B e delle consulenze tecniche. In effetti, come sottolinea Co.Mark Spa nei propri commenti, poter contare sul supporto di un Temporary Export Specialist può fare la differenza, dalla fase iniziale di assessment fino alla fase finale di sviluppo commerciale e di monitoraggio.
Nelle opinioni espresse dalle imprese piemontesi si evidenzia inoltre il contributo fornito allo sviluppo dei processi di internazionalizzazione dalle agevolazioni, dai Voucher per le filiere estere, dai Progetti Integrati di filiera e dai Contratti di Sviluppo del Mise, tutte iniziative che hanno raccolto recensioni positive da parte degli operatori.
Guardando infine ai commenti dei ricercatori relativi alle modalità seguite dalle imprese piemontesi per lavorare con i mercati oltre confine, è interessante rilevare che per il 42% si parla di esportazione diretta, mentre il 14% opta per esportazioni in regime di subfornitura e il 9% per la vendita mediante il supporto di filiali estere.
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