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Voce alla lettura: la sintesi vocale come risorsa per chi ha un DSA

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Il sintetizzatore vocale, risorsa per chi ha un DSA
Il sintetizzatore vocale, risorsa per chi ha un DSA

Secondo i dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito, nell’anno scolastico 2022-2023, sono stati 354.569 gli studenti con un disturbo specifico dell’apprendimento (DSA), tra cui dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. Tale cifra rappresenta il 6,0% della popolazione scolastica nazionale.

Queste difficoltà non dipendono da un deficit cognitivo, ma richiedono strumenti didattici mirati per garantire pari opportunità nel percorso scolastico.

Tra le tecnologie che negli ultimi anni stanno rivoluzionando l’inclusione scolastica, un ruolo sempre più centrale lo gioca la sintesi vocale: sistemi in grado di leggere ad alta voce testi digitali, trasformandoli in audio comprensibili, naturali e personalizzabili. Una soluzione che può fare la differenza per chi ha difficoltà nella decodifica della lettura, ma è perfettamente in grado di comprendere il contenuto.

Oggi esistono diversi strumenti, anche gratuiti e online, che permettono di accedere facilmente a questa tecnologia. Tra questi, ad esempio, c’è Vidnoz, una piattaforma di intelligenza artificiale che consente di convertire testi in voce scegliendo lingua, tono e velocità di lettura. Soluzioni di questo tipo stanno diventando sempre più utilizzate non solo nella scuola, ma anche in ambito familiare, per supportare l’autonomia nello studio e l’autostima dei ragazzi con DSA.

L’utilizzo del sintetizzatore vocale può infatti ridurre la fatica legata alla lettura prolungata, permettere una maggiore concentrazione sui contenuti, e stimolare la comprensione. Non è un “aiuto esterno”, ma una tecnologia compensativa prevista dalle Linee Guida ministeriali, che riconoscono il diritto degli studenti con DSA ad apprendere con strumenti alternativi.

Ma la sintesi vocale non è utile solo agli studenti: anche insegnanti e genitori stanno imparando a conoscerla e integrarla nella quotidianità. Bastano un computer o uno smartphone, una connessione e pochi clic per trasformare un testo scolastico, una pagina di appunti o una lettura assegnata in un file audio da ascoltare più volte, anche in movimento.

L’obiettivo non è aggirare le difficoltà, ma offrire nuove strade per apprendere, esprimersi e partecipare. In un contesto in cui l’innovazione digitale corre veloce, è importante che anche il mondo della scuola, delle famiglie e delle istituzioni locali colga le opportunità offerte da questi strumenti. Dare voce alla lettura, in questo caso, può davvero significare dare voce a chi spesso non riesce a farsi ascoltare.

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