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Cota: la vicenda Rimborsopoli è stato un attacco al popolo piemontese

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L’ex governatore commenta la sentenza che lo ha mandato assolto

«Giustizia  è   fatta. Sono  stato  assolto  dall’accusa  di  peculato. La  formula  è   chiara:  il  fatto  non sussiste. Sono  stati  assolti  anche  tutti  i  consiglieri  della  Lega. La  Regione,  dunque,  non  era  governata da una banda di delinquenti, ma da persone oneste. La vicenda umana che mi ha riguardato è stata dolorosissima perché sono stato oggetto di attacchi ingiusti ed ignobili. Da questo, ho la forza e la capacità per riprendermi».
E’ il commento di Roberto Cota, ex governatore del Piemonte, a margine della sentenza che lo ha mandato assolto per i rimborsi facili in Regione. Assolto con lui anche il borgosesiano Paolo Tiramani, mentre sono stati condannati altri consiglieri.
 
«In realtà – continua Cota – l’attacco, più che ad uomo, stato sferrato ai piemontesi che alle elezioni avevano sostenuto un progetto. Un manipolo di persone senza scrupoli che pensano che avere in mano dei mezzi di informazione dia loro la legittimazione a fare qualunque cosa ha messo in atto un deliberato progetto per sovvertire gli equilibri politici in Piemonte, regione strategica dove un presidente leghista stava realizzando  riforme  importanti. Purtroppo,  queste  persone  hanno  trovato  terreno  fertile  in  un  sistema dove la vanagloria e l’ansia di adeguarsi all’ onda del momento, per qualcuno, erano più importanti della difesa della legalità e della democrazia. La gente oggi è in grado di capire pienamente quello che è successo e possiamo guardare al futuro con più fiducia e rinnovata determinazione».

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