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Politica

Pierangelo Carrara: per un po’ dico basta con la politica

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Il grande assente delle elezioni 2016 spiega perché ha deciso di non candidarsi in nessuna lista

E’ senza dubbio il grande assente all’interno delle elezioni comunali 2016. Il maestro Pierangelo Carrara ha deciso di non scendere in campo a Boccioleto. Ex sindaco, vice sindaco, ex presidente della Comunità montana e tanti altri incarichi nella sua carriera: di certo Carrara è uno dei personaggi politici più noti della zona. Quella di non candidarsi è stata una scelta che ha sorpreso molti. Alla fine quasi tutti si aspettavano che lo storico amministratore in qualche modo si facesse tentare, e non riuscisse a restare lontano dalla politica. Invece lui ha detto di no, e ha preferito prendersi un momento di pausa.
 
Come mai questa scelta?
E’ stata una mia scelta. Le persone per fare una lista non mi mancavano, ma ho preferito fermarmi un attimo anche se sono convinto che un po’ mi mancheranno gli impegni. Allo stesso modo sono convinto che bisogna lasciare un po’ di spazio agli altri. Ringrazio i miei assessori che ho avuto e tutti quelli con cui ho lavorato insieme in questi anni.
La sua è stata davvero una lunga esperienza.
Sono stato per dieci anni sindaco a Boccioleto, poi vice sindaco nell’ultimo mandato. Ma mi sono occupato anche di Comunità montana: presidente dal 2009 fino al 2015, prima invece ero assessore alla cultura. Sono entrato all’interno del Gal e nel direttivo dell’Uncem regionale. 
Tutte cariche che andranno a decadere. Giusto?
Si. Non essendomi candidato decadono tutte le cariche direttive. Ho fatto una esperienza bellissima, ma soprattutto esco da vincitore. Ogni volta che mi sono presentato ho portato a casa la vittoria e questa è comunque una soddisfazione.  Sono contento soprattutto per essere riuscito a mantenere tutti i Comuni vicini da presidente della Comunità montana. 
Qualcuno l’ha cercata per candidarla? Come è stata presa questa scelta?
Le chiamate non sono mancate negli ultimi giorni. Molti amici, ma anche persone che non avrei mai pensato mi hanno chiesto di fare una lista. Ma ormai avevo preso la mia decisione. 
Dall’alto della sua esperienza cosa consiglia ai futuri amministratori dei Comuni dell’alta Valsesia? 
Auguro a tutti un buon lavoro, ma soprattutto di riflettere sulla fusione che è l’unica soluzione per il nostro territorio. Adesso bisogna unirsi. Bellissimo l’esempio di Rimasco e Rima San Giuseppe che ci stanno provando anche se alla fine daranno vita a un Comune piccolo, ma la loro è la strada da seguire. E lo dice uno  che ha sempre difeso l’indipendenza. Non sono un voltagabbana, ma a volte bisogna rendersi conto che questa davvero è la strada. I Comuni faticano a chiudere i bilanci.

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