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Visite ai fidanzati ancora vietate: interrogazione di Tiramani

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visite ai fidanzati

Visite ai fidanzati non previste dal nuovo decreto: i deputati della Lega Paolo Tiramani e Alessandro Giglio Vigna presentano un’interrogazione sul tema.

Visite ai fidanzati

«Conte ci faccia capire la ratio secondo la quale è possibile, giustamente, far visita ai parenti all’interno della propria regione ma non alla propria fidanzata o fidanzato, se abitano al di fuori del comune di residenza. Ci auguriamo sia stata l’ennesima svista del Premier e del suo pagatissimo staff, altrimenti solo una mente disturbata sarebbe in grado di partorire una perla di queste dimensioni». Lo chiedono il sindaco di Borgosesia Paolo Tiramani e il suo collega deputato Alessandro Giglio Vigna. «Abbiamo presentato un’interrogazione al DPCM, annunciato grossolanamente ieri sera da Conte, per comprendere quale sia l’interpretazione corretta del termine “congiunti” secondo il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri perché, francamente, sfugge a tutti gli italiani».

I “congiunti”

«Non si comprende bene per quale ragione il decreto faccia riferimento al termine “congiunti” che, tanto nella scienza giuridica quanto nel linguaggio del legislatore, non ha mai avuto un significato univoco – proseguono – nel diritto penale, il termine di “prossimi congiunti” si rinviene nell’articolo 307 nel quale si precisa che “agli effetti della legge penale, s’intendono per i prossimi congiunti gli ascendenti, i discendenti, il coniuge, la parte di un’unione civile tra persone dello stesso sesso, i fratelli, le sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti: nondimeno, nella denominazione di prossimi congiunti, non si comprendono gli affini, allorché sia morto il coniuge e non vi sia prole”».

La definizione

«La nozione di “prossimi congiunti” è però sufficientemente chiara ai soli fini della legge penale, mentre in tutti gli altri settori, in particolare nel diritto civile, si presta ad interpretazioni non sempre univoche – osservano – Non si comprende, quindi, quale sia la ragione per la quale il decreto del Premier non consideri necessari gli spostamenti per incontrare il proprio fidanzato o la propria fidanzata, a meno che non si debbano ricomprendere anch’essi nella nozione di “congiunti”».

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5 Commenti

1 Commento

  1. any

    27 Aprile 2020 at 16:33

    Bravissimo caro Sindaco! c’è poca chiarezza in questo nuovo decreto..tu rappresenti la nostra città e sei il nostro portavoce fai sì che questo governo dia più certezze e chiarimenti …

    • Giuseppe

      27 Aprile 2020 at 17:45

      Poveri noi.

  2. diego cortese

    27 Aprile 2020 at 18:52

    Sarebbe la prima volta che dò ragione ad un leghista

  3. fabrizio

    27 Aprile 2020 at 19:43

    Tiramani parla di sviste???? Prima rifletta e si faccia domande sulle cazzate che ha permesso lui nel periodo di chiusura del paese!!!!!!

    • Beppe Beppe

      27 Aprile 2020 at 22:57

      Bravo Fabrizio…..concordo

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