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Armare i cacciatori contro i caprioli? Gattinara divisa sulla richiesta del sindaco

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I caprioli sono cresciuti in modo incontrollato a Gattinara e il sindaco chiede il permesso di abbatterli durante la stagione venatoria

Fa discutere la richiesa del sindaco di Gattinara, Daniele Baglione, di estendere la caccia ai caprioli durante la stagione venatoria. Accanto a chi infatti appoggia il provvedimento, determinato dall’aumento del numero degli ungulati che devastano le coltivazioni, molti vedono la cosa come un’ ulteriore “licenza di uccidere” per i cacciatori. Va detto che negli ultimi tempi nei boschi sono accaduti diversi tragici episodi di caccia, ovviamente imputabili alle singole persone, ma certo non edificanti per la categoria deicacciatori. Abbastanza scontato quindi che un provvedimento di questo tenore, in questo momento, aprisse un acceso dibattito sui social media.

Tra coloro che hanno una posizione nettamente contraria alla richiesta, c’è Antonino Curcio, presidente dell’Associazione vegani italiani. «Ampliare ulteriormente la caccia nei territori di Gattinara, quando è già molto diffusa, è una cosa ignobile – commenta Curcio -. Tra l’altro, al di là della questione animalista, proprio recentemente ci sono stati incidenti accaduti in zona durante la caccia, ai danni di ignari passanti. Il bilancio è di un morto a Ghemme e un ferito a Lozzolo. Dare un’ulteriore occasione per portare altri cacciatori significa limitare ulteriormente la libertà di andare nei boschi per i non cacciatori. Se è vero che i caprioli causano tutti questi danni agli agricoltori – suggerisce Curcio – si potrebbe per esempio aiutarli economicamente a recintare i terreni. Se a casa mia non voglio che vengano i ladri, chiudo la porta a chiave». Curcio annuncia l’intenzione, per questo fine settimana o il prossimo, di organizzare come Associazione vegani una manifestazione a Gattinara per protestare contro l’ampliamento della caccia ai caprioli.

Tra le altre posizioni, c’è chi chiede che un eventuale piano di abbattimento venga effettuato non in base a principi ideologici, ma con numeri alla mano, con una soluzione che sia effettivamente commisurata al problema.

Tra i rischi comunque connessi al numero di ungulati c’è quello relativo agli incidenti stradali, causati dall’improvviso attraversamento di cinghiali e caprioli, un problema quest’ultimo di particolare rilevanza per la sicurezza.

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