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Auguri all’alpino Zelmiro che compie 95 anni
Uno dei 34 alpini che sono tornati dalla guerra
Ha spento 95 candeline Zelmiro Maffeis, uno dei 34 alpini che sono tornati dalla guerra, la sua storia è stata raccontata nel libro “Ciau Pais, 34 storie di alpini che sono tornati” curato da Aldo Lanfranchini.
«Il 22 settembre 1922 a Roj di Fobello nasceva Zelmiro Maffeis, il primo di sette fratelli e sorelle: Clara, Emma, Remo, Franco, Rosanna, Luciana – scrive Piera Mazzone -. Oggi sono rimasti in cinque e vogliono fare una bella festa per questo straordinario compleanno: si riuniranno tutti insieme all’agriturismo di Roj per un grande pranzo confidando nel giudizio dell’esperto, perché Zelmiro è stato un rinomato chef e ha insegnato per anni alla Scuola Alberghiera di Varallo». E di lui Mazzone racconta: «Aveva imparato a fare il cuoco in un modo molto particolare: da prigioniero dei tedeschi, come scrive nell’intervista riportata nel volume: ”Ciau Pais. 34 storie di Alpini che sono tornati”, curato da Aldo Lanfranchini. Dopo l’8 settembre Zelmiro fu deportato a Kaunas in Lituania, poi in Prussia e in Sassonia, vicino a Dresda. Riuscì a tornare a Fobello dove suonarono le campane come si usava ogni volta che qualcuno del paese tornava sano e salvo». Oggi è un arzillo vecchietto, che, dimostrando una forte tempra, ha appena operato l’anca per poter camminare, mantenersi indipendente e incontrarsi con i suoi amici.
«I figli, Marisa, che insegna all’Isef a Torino e Paola, dietologa con studio a Borgosesia, sono molto felici di poter contare su un papà così vivace ed intellettualmente vispo», spiega ancora Mazzone.
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