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Borgosesia: cancellati i voucher, si ferma l’Armata Brancaleone

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Ora l’Armata è in attesa di conoscere le decisioni che prenderà il prossimo governo cittadino

Scompaiono i voucher e Borgosesia dice addio all’Armata Brancaleone. Da qualche giorno è sospesa l’attività del gruppo di persone che svolgeva lavori di pubblica utilità per conto del Comune in cambio di contributi economici. Lo stop al servizio è la diretta conseguenza del decreto governativo che ha previsto l’abolizione della forma di pagamento per prestazioni lavorative limitate, e proprio alla retribuzione con i voucher erano sottoposti da poco più di un mese i componenti dell’Armata Brancaleone.

Costituito nell’estate del 2014 dall’allora sindaco Gianluca Buonanno, il gruppo contava attualmente su poco meno di trenta collaboratori dopo che era arrivato a occupare sino a una cinquantina di persone in lavori che andavano dalla pulizia delle strade alla manutenzione del verde, dalla tinteggiatura di strutture comunali a interventi di riparazione. Ora l’Armata passa in stand-by in attesa delle decisioni della nuova amministrazione cittadina che andrà a insediarsi dopo il voto dell’11 giugno. E di conseguenza sono sospesi i lavori a cui erano delegati i suoi componenti. Viene comunque garantito dai servizi socio-assistenziali il sostegno alle persone con maggiori difficoltà per il pagamento di bollette e medicinali e per la corresponsione di buoni spesa.

Il servizio era passato appena a inizio marzo sotto la gestione del Comune, dopo essere stato coordinato dal Centro incontro “fratelli Allegra”, e con il passaggio si era anche definito il pagamento delle prestazioni con i voucher: «Un epilogo inglorioso per una buona iniziativa – è il commento dell’ex vice sindaco Alice Freschi -, e purtroppo triste per chi stava lavorando. Si era da poco trovata una soluzione ottimale con i voucher, ma il governo, grazie alla Cgil, ha deciso di ritirare questa forma di pagamento. Quanto aveva iniziato Buonanno con lo scopo di aiutare tante persone bisognose o in temporanea difficoltà, è così finito miseramente. Spero in maniera momentanea». Il passaggio ai voucher era stato chiesto dai gruppi di minoranza: «I consiglieri di opposizione hanno sollevato tante problematiche, intestardendosi su taluni aspetti e producendo solo tanta paura – è il parere di Freschi -. Non capendo che un’associazione può far operare i suoi soci dando loro un rimborso o buoni spesa, senza che questo ricadesse sul Comune che a sua volta rimborsava all’associazione quanto speso direttamente per questa finalità. E i risultati, vista la decisione del governo, ora sono questi».

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