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Borgosesia: l’angelo della casa di riposo si chiama Giovanna
Da più di trent’anni svolge opera di volontariato a Sant’Anna per aiutare gli ospiti e stare in loro compagnia
L’angelo custode degli ospiti della casa di riposo di Borgosesia è Giovanna Taglier che nei giorni scorsi per la sua opera di volontariato ha ricevuto il “premio bontà”. Alla donna, classe 1927, è stato conferito il riconoscimento che il comitato locale della Croce rossa assegna nel nome della fondatrice Elena Nathan Loro Piana. La motivazione del premio (consegnato a dicembre, durante la festa degli auguri della Cri cittadina) riporta “Per l’infaticabile e generosa opera di volontariato spesa a fianco degli ospiti della casa di riposo Sant’Anna di Borgosesia nel corso di decenni”.
Un riconoscimento inaspettato, ma che la borgosesiana ha davvero apprezzato: «Quando mi hanno comunicato che sarei stata premiata credo mi sia mancato il fiato per qualche istante tanta è stata grande l’emozione – racconta -. E quando mi è stato assegnato durante la cerimonia in Croce rossa, mi è mancata la parola da tanto che ero agitata. Non me lo aspettavo, perché ritengo di non aver fatto nulla di così importante da essere addirittura premiata: vado in casa di riposo per dare una mano, per aiutare chi ha bisogno e tutto sommato perché mi piace stare in compagnia».
All’indomani della premiazione, quando si è diffusa la notizia che la Cri aveva assegnato il premio a Taglier, la donna è stata affettuosamente “presa di mira”: «Oltre agli ospiti della casa di riposo, sono stati veramente in molti ad avermi fermata per farmi i complimenti, anche persone che magari non conoscevo molto bene – dice -. Anche se mi sono sentita a disagio e in imbarazzo, ammetto che tutti quei complimenti mi hanno fatto piacere. E ora proseguo nel mio lavoro con un spirito più forte e sempre allegro».
La donna, nata l’1 luglio del 1927, per lavoro aveva gestito il distributore di benzina che aveva sede in viale Fassò, davanti al teatro Sociale. Dopo il matrimonio con Mario Pitella, ha scelto di lasciare il lavoro per dedicarsi soprattutto alla famiglia, e da 31 anni è una presenza costante per dare una mano e portare conforto in casa di riposo. «Non potrei farne a meno – sottolinea -: ci vado ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì. E tutti mi aspettano sempre molto volentieri: preparo le merende per gli ospiti, faccio loro compagnia e racconto le notizie di Borgosesia magari quelle più divertenti, poi li aiuto nel prepararsi per la cena e altre piccole cose che li aiutano a stare meglio. E quando ci sono feste per i compleanni non manco mai: se viene qualcuno a cantare non posso perderlo, mi piace divertirmi e fare in modo che si divertino anche gli ospiti. E lo faccio sempre serenamente perchè per me non è mai un peso, anzi è un piacere».
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