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Borgosesia, la giunta difende la nuova ”bretella” di Aranco
Il sindaco Tiramani motiva le scelte dell’amministrazione dopo le perplessità sull’efficacia del collegamento
Torna a far discutere la nuova bretella di Aranco. Sulla questione interviene anche il sindaco di Borgosesia: «Entrambe le cose non si potevano fare: abbiamo preferito agevolare l’ingresso verso il rione per chi proviene dalla strada provinciale». Il collegamento aperto da qualche settimana ha sollevato molte perplessità (riassunte anche in una interrogazione del consigliere Alice Freschi) sulla sua reale efficacia per migliorare la viabilità del rione.
Nel dettaglio, appare poco utile avere una strada che non permetta a chi la percorre un rientro nel rione stesso (come previsto nel progetto originario) consentendo solo di risalire lungo la provinciale “299” in direzione nord, e costringendo chi risale in via delle Fontane a passare per la strettoia davanti la chiesa parrocchiale. «Per consentire sia l’uscita sulla provinciale che il ritorno nel rione attraverso via Aranco sarebbe stato necessario realizzare una rotonda – evidenzia il primo cittadino -. Si dovrebbe altrimenti mettere un ulteriore stop rendendo più complesso e pericoloso l’incrocio. La nostra scelta è stata ponderata, sulla base dei suggerimenti di tecnici che si occupano di viabilità. D’altronde per chi si trova nella zona del circolo risulta più agevole risalire in via delle Fontane per ritrovarsi sulla via interna del rione». La viabilità della nuova “bretella” non verrà dunque rivista: «In fondo è una questione di punti di vista – conclude Tiramani -. Entrambe le soluzioni non si potevano adottare, e noi abbiamo dato priorità a permettere l’ingresso dalla provinciale “299”».
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