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Cantiere Lauro fermo ad Aosta, i dipendenti temono la mobilità

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Sta per scadere la cassa integrazione per 60 dipendenti dell’azienda di Borgosesia

Vicende Anas a parte, c’è un altro problema che preoccupa i dipendenti della Lauro di Borgosesia: si tratta del blocco di un cantiere aperto nel 2010 ad Aosta. L’azienda valsesiana si era aggiudicata la costruzione di una galleria di quasi quattro chilometri, ma ora che mancano solo 700 metri i lavori si sono fermati. E i dipendenti che ci lavoravano sono stati messi in cassa integrazione. L’ammortizzatore sociale però terminerà ad aprile, ma è difficile che per allora i lavori potranno riprendere.

Il motivo della “pausa” nella costruzione dell’opera sta in un disaccordo tra la Lauro e l’Anas su come procedere con l’opera e in particolare sulla questione della sicurezza dei dipendenti. E’ stata l’Anas ad avanzare nuove richieste alla Lauro, che è coinvolta anche nella progettazione della galleria: ma l’impresa non ha ritenuto di poter accettare. Da qui la decisione di stoppare i lavori e di lasciare provvisoriamente a casa, perchè rimaste senza niente da fare, le squadre adibite allo scavo delle gallerie. Ed è partita la cassa integrazione. Con il mese di dicembre è scattato l’ammortizzatore sociale anche per i dipendenti che si sono occupati della messa in sicurezza del tunnel e che hanno lavorato qualche settimana in più. All’opera lavoravano circa 60 persone.

Di buono c’è che le due parti, Lauro e Anas, stanno cercando in questi giorni di arrivare a un accordo. Ma se il cantiere non ripartirà per tempo, per i dipendenti si potrebbero aprire due scenari: cassa integrazione straordinaria fino a quando si potrà richiedere oppure mobilità. Ed è proprio quest’ultima ipotesi a spaventare di più i lavoratori.

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