Seguici su

Senza categoria

GALLERY: quasi 9mila visitatori ad Agnona per le Giornate del Fai

Pubblicato

il

A Borgosesia riscuote successo l’iniziativa del Fai

Le “Giornate di primavera” del Fai conquistano Borgosesia: quasi 9mila i partecipanti ad Agnona. C’è comprensibile soddisfazione nei componenti del gruppo Fai Valsesia, che fa parte della delegazione di Novara, dopo le due giornate che hanno permesso a tanti visitatori di scoprire i tesori storici, artistici e culturali della frazione di Borgosesia. 

Chi a piedi, chi utilizzando le navette che hanno mantenuto costanti i collegamenti, sono stati 8850 i visitatori arrivati ad Agnona e accolti da 122 persone fra studenti-ciceroni, insegnanti, e volontari Fai. Accanto agli studenti delle scuole superiori valsesiane, anche i proprietari hanno conversato e illustrato beni privati che per un giorno sono stati messi a disposizione della comunità. Fra le visite anche quelle della presidente regionale del Fai, Maria Cattaneo, e di Eugenio Bonzanini in rappresentanza della delegazione di Novara. «Ancora una volta il Fai Valsesia ha saputo aprire un intero paese – osserva Piera Mazzone, addetto alla comunicazione per il gruppo -, cercando e ottenendo la collaborazione di tutti, rappresentandolo nella molteplicità delle sue varie componenti: storiche, artistiche, religiose, civili, scientifiche, antropologiche, di costume, lasciando qualcosa di più del semplice ricordo di giornate intense ed interessanti che hanno coinvolto migliaia di persone. Grazie alle “Giornate di primavera” i beni aperti ritrovano una nuova vita e spesso emergono dati nuovi, come nel caso della suggestiva chiesa di San Michele, che nel periodo napoleonico fu utilizzata come magazzino, caratterizzata dalla grande ancona lignea seicentesca, opera dello scultore varallese Gaudenzio Bonino, il cui soffitto cromaticamente molto ricco, ha ritrovato dietro l’organo il nome del suo autore: il pittore bergamasco Francesco Ferrari». Per molti visitatori la suggestiva frazione Calco, con l’oratorio di San Grato, l’antico torchio monumentale e Cà Elisa di proprietà della torinese famiglia Sartorio, sono stati delle vere e proprie scoperte.

L’evento ha riservato anche un concerto nella chiesa parrocchiale, omaggio al compositore Carlo Fassò nativo di Agnona. Accompagnate al pianoforte dal maestro varallese Bruno Tasso, le voci di Fulvia Campora e Paola Ferracin soprano, Mara Colombo mezzo soprano, Dario Prola tenore, Roberto Brustia e Lorenzo Battagion baritoni. «Tra i brani – evidenzia Mazzone -, anche una Barcarola con musica di Fassò e versi di Costantino Perazzi, il grignaschese che divenne ministro del Tesoro e l’Inno a Gaudenzio Ferrari, composto dal maestro nel 1884, per il quarto centenario della nascita dell’artista valsesiano, ma eseguito l’anno successivo, perché le manifestazioni furono rinviate per rischio di epidemia».

La responsabile del gruppo Fai Valsesia, Donatella Mossello Rizzio, ringrazia tutti quanti hanno collaborato per la riuscita delle giornate: «Un grazie particolare alle famiglie che hanno aperto le loro dimore e messo a disposizione documenti, oggetti, libri, fotografie e soprattutto ricordi importanti e significativi, e agli studenti, che oltre alle conoscenze e alle capacità espressive, hanno dimostrato un’educazione perfetta. Un ringraziamento speciale al nascente gruppo Fai Giovani, coordinato da Federico Miele, che ha accolto e indirizzato i visitatori». A preparare gli studenti-ciceroni sono stati gli insegnanti Donata Minonzio, Laura Rolando, Maristella Sala, Tiziano Ziglioli (D’Adda di Varallo), Giacomo Gagliardini e Alberto Ghidoni (ragioneria di Varallo), Roberto Bianchi, Silvia Franchi, Elisabetta Mariani, Mirella Scalcon (liceo di Borgosesia), Piera Blessent, Samanta Viazzo e Renza Deambrogio (liceo e geometri di Gattinara), Antonella Chiodo (alberghiero di Gattinara). I punti ristoro sono stati gestiti dall’oratorio della parrocchia, dal comitato carnevale e dal gruppo alpini di Agnona.