Ghemme, dopo i furti in piscina salta definitivamente l’apertura della piscina

Rossi: «Nonostante la buona volontà, non ci sono i tempi tecnici per rimediare»

 Ladri prendono di mira la piscina di Ghemme, e dopo il furto delle pompe e di uno scivolo, aprire l’impianto per questa estate sarà impossibile. Il colpo di grazia alle speranze di riattivare il servizio almeno per un paio di mesi l’hanno dato i malintenzionati che si sono introdotti nei giorni scorsi nell’area sportiva al confine con Sizzano e che hanno sottratto i motori che azionano l’impianto. Impossibile acquistarne altri. I cancelli della struttura a giugno erano rimasti chiusi per le difficoltà a trovare un gestore per la stagione estiva. Un paio di bandi non erano andati a buon fine e neanche le successive trattative.

«Abbiamo fatto denuncia ai carabinieri – spiega il vice sindaco Piero Rossi – , il giorno prima durante una visita alla piscina per renderci conto dei lavori che servivano per provare a rimettere l’impianto in condizioni di funzionare ci siamo accorti del furto. E i ladri, a quanto mi risulta, sarebbero tornati nella notte tra sabato e domenica per finire il “lavoro”. Purtroppo questo atto mette la parola “fine” sulle possibilità di aprire l’impianto in questa estate, nonostante tutta la nostra buona volontà. Non ci sono più i tempi tecnici». Certamente la zona in cui sorge la vasca, in cui non ci sono case, ha favorito l’azione dei ladri, che hanno potuto agire indisturbati durante la notte.

E mentre le indagini per trovare i responsabili sono in corso, i mesi prossimi saranno decisivi per il futuro della piscina ghemmese, intitolata alcuni anni fa a Roberto Uglioni, il sindaco che l’aveva fatta realizzare. L’impianto scoperto, come noto, è stato messo in vendita dall’amministrazione comunale per una cifra superiore al mezzo milione di euro e una prima asta è andata deserta. Ci saranno sicuramente altri tentativi, nella speranza di trovare un acquirente in grado di dare continuità nella gestione dell’impianto.

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