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I chierichetti di Gattinara sul calendario 2018

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L’iniziativa è per raccogliere i fondi da destinare ai tetti della chiesa

A Gattinara arriva il calendario fotografico dei chierichetti. Lo spirito dell’iniziativa non è certo legata a motivi di vanità, ma è tra le più nobili: contribuire alle spese per il rifacimento di tutti i tetti della chiesa parrocchiale di San Pietro apostolo.

Già, perché la chiesa di San Pietro in Gattinara, oltre al cupolone, uno dei simboli della città, rimesso a nuovo dentro e fuori alcuni anni fa, conta anche 1.500 metri quadrati di tetti, a copertura delle cappelle laterali. Che con il passare degli anni necessitano di essere rifatti. In diversi punti delle varie cappelle, infatti, si notano infiltrazioni di acqua piovana e macchie di umidità che hanno danneggiato le pitture e gli intonaci delle pareti interne. La spesa prevista per l’opera ammonta a 150mila euro.

Appena saputo dal parroco, monsignor Franco Givone, di questa necessità, il gruppo dei ministranti della parrocchia ha voluto pensare a come contribuire a modo proprio. E’ nata così l’idea di realizzare un calendario fotografico da distribuire per avviare la raccolta fondi. Fatte le foto e impaginato ogni mese, ecco pronto un elegante calendario in cui ogni mese dell’anno è possibile ammirare alcune foto con dettagli inediti, scorci, particolari e opere d’arte della chiesa parrocchiale di San Pietro. Ovviamente non potevano mancare loro, i ministranti, che compaiono in alcune foto, intenti nel servizio all’altare, in posa insieme al parroco o all’arcivescovo monsignor Marco Arnolfo, oppure durante un pellegrinaggio al santuario di Oropa.

Il calendario è già in distribuzione, al termine delle messe. Per averlo è sufficiente un’offerta minima di 10 euro. Tutto il ricavato sarà devoluto alla raccolta fondi che la parrocchia avvierà per sostenere le spese di rifacimento dei tetti della chiesa di San Pietro. Nei prossimi mesi verrà avviata una sottoscrizione dalla parrocchia per finanziare i lavori, il cui inizio è previsto per la primavera del nuovo anno. Intanto la parrocchia si è già attivata per ottenere i contributi elargiti in questi casi dalla Conferenza episcopale italiana tramite i fondi dell’otto per mille.