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L’Orchestra di Borgosesia sostiene la ricerca sulla fibrosi

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Pochi giorni fa il concerto benefico

L’Orchestra di fiati Città di Borgosesia sostiene le attività della Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica. La formazione si è esibita pochi giorni fa in omaggio a Santa Cecilia. Le offerte raccolte durante la serata verranno devolute al sodalizio benefico.

Ad aprire il concerto l’arpista Patrizia Virgone, inserita nell’organico dell’Orchestra, con la “Passacaglia” di Haendel, brano molto conosciuto perché era la colonna sonora dell’Intervallo. La prima parte del concerto di Santa Cecilia ha visto i musicisti diretti dal maestro Giancarlo Aleppo impegnati nella marcia “Einzungmarsh” firmata da Strauss junior, nella “Danza dei piccoli schiavi” dall’Aida di Giuseppe Verdi, in “Et maintenant” di Gilbert Bécaud, con una parentesi di musica folk. Nell’intervallo i saluti della vice presidente Maria Ausilia Festa Bianchet, del presidente onorario Guerrino Cereda, e dell’assessore Costantino Bertona, e uno spazio dedicato alla delegazione Valsesia e Vercelli della Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica, nata nell’ottobre 2016, la cui responsabile Clara Baldo ha presentato le tante iniziative e collaborazioni a cui l’associazione aderisce: a oggi sono stati raccolti circa 25mila euro destinati all’adozione di un progetto di studio, anche se l’obiettivo prioritario resta l’informazione su una patologia poco conosciuta e nemmeno tanto rara. Scopo della ricerca, finanziata attraverso donazioni e offerte, è di identificare molecole in grado di riparare il difetto genetico alla base della malattia.

La seconda parte del concerto ha proposto “Serenata” di Anderson, “Que sì, que no”, “L’amore è una cosa meravigliosa” interpretato dalla tromba di Fabrizio Botta, “Puppet on a string” di Sandie Shaw, e la marcia “Cav. Cereda for president” composta da Aleppo e dedicata al presidente onorario. «Il pubblico che affollava la platea – evidenzia Piera Mazzone – ha dimostrato tutto il suo gradimento con applausi lunghi e prolungati che hanno indotto il maestro a concedere tre bis, l’ultimo dei quali, “L’italiano” di Toto Cutugno, arricchito dagli assoli al saxofono soprano di Claudio Martinetti e al clarinetto di Mauro Besuzzi».

Il prossimo appuntamento con l’Orchestra di fiati sarà il concerto di gala del 9 marzo.

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