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Mense di Borgosesia, pasti ”a scrocco” per 59mila euro

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Si torna ai blocchetti, dopo che il sistema su internet aveva causato disagi alle famiglie e alla ditta che gestisce il servizio

A Borgosesia si ritorna alla carta per i buoni mensa nelle scuole per venire incontro alle famiglie ma non solo. Con il sistema telematico anche la ditta che gestisce il servizio ha dovuto fare i conti con una serie di mancati pagamenti per un valore di decine di migliaia di euro.

 A breve si tornerà dunque ai blocchetti. Anche questi però da scaricare attraverso internet, o direttamente a casa o rivolgendosi a un esercizio incaricato. Ogni studente presenterà giornalmente il buono a scuola quando usufruirà della mensa.

Il ritorno all’organizzazione precedente è motivato essenzialmente da due ragioni, per andare incontro alle esigenze delle famiglie borgosesiane e, insieme, a quelle del gruppo Elior alle prese con il recupero degli arretrati. «Per quanto è di nostra competenza – spiega il sindaco Paolo Tiramani -, nel corso di un incontro con Elior abbiamo portato a conoscenza delle lamentele espresse da tante famiglie per le difficoltà a gestire la mensa dei figli attraverso il sistema su internet. Si è così deciso di tornare indietro per una maggiore comodità. In quella sede è anche emerso che la stessa azienda si trova a dover fare i conti con tanti utenti che non hanno ancora pagato l’intero corrispettivo; in alcuni casi si tratta di cifre ridotte, ma vi sono anche crediti individuali che superano i mille euro. Al termine dello scorso anno scolastico il credito vantato da Elior era di 59mila euro».

Il servizio mensa, prorogato per dodici mesi al gruppo Elior, andrà all’appalto il prossimo anno. «E a tutela delle famiglie, una delle richieste nel capitolato sarà proprio l’utilizzo dei classici blocchetti» anticipa il primo cittadino.

Sempre in ambito di servizi scolastici, dall’inizio dell’anno il Comune ha preso in carico il trasporto degli studenti, gestito attraverso la Seso: «Una soluzione che porta un doppio beneficio – evidenzia Tiramani -. I costi sono minori, ed è migliorata l’organizzazione del servizio. Tanto che con piccoli accorgimenti si è potuto anche integrare navetta e scuolabus per gli studenti provenienti da alcune frazioni».

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