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MusicAltura ha ricordato l’alpinista Giorgio Bertone
Il gruppo folk I Farfadet ha regalato emozioni impreviste con l’esibizione fuori programma avvenuta sulla cabina della funivia Freerideparadise
E’ calato il sipario di MusicAltura ai 3000 metri del passo dei Salati. Ricco il programma con la partecipazione di Stefano Giuliani presidente di Geo4Map che ha omaggiato gli escursionisti più assidui della rassegna MusicAltura con le mappe della Valsesia e del giornalista di La Repubblica Guido Andruetto, autore del libro “Giorgio Bertone la montagna come rifugio” che ha ringraziato gli organizzatori per aver offerto l’occasione di ricordare il famoso alpinista borgosesiano sia al debutto della rassegna avvenuto al monte Tovo, proprio dove ha mosso i primi passi da alpinista che all’ultimo appuntamento al passo dei Salati, confine con la Val d’Aosta quasi a simboleggiare il passaggio della carriera alpinistica di Giorgio. Inoltre, gli escursionisti hanno avuto il privilegio di essere accompagnati dal naturalista Mario Soster e dalle guide alpine Sergio Gabbio di Alagna e Renzino Cosson di Courmayeur, il compagno di cordata e amico fraterno del compianto Giorgio Bertone il quale, con la voce rotta dalla commozione ha ricordato “Giorgio è sempre al mio fianco e oggi, camminare su queste sue montagne è per me una forte emozione”. Anche il concerto di domenica con il gruppo folk I Farfadet ha regalato emozioni impreviste con l’esibizione fuori programma avvenuta sulla cabina della funivia Freerideparadise mentre riportava musicisti e turisti ad Alagna, tant’è che il video registrato sta diventando virale sui social.
Pochi giorni fa invece al teatro dell’Unione di Alagna si è svolto il tributo delle guide alpine a Giorgio Bertone I canti del coro l’Eco di Varallo Sesia diretto da Wilmer Baggio con un crescendo emozionale hanno suggellato il ricordo della guida alpina Giorgio Bertone a 40 anni dalla morte avvenuta in un incidente aereo sul Monta Bianco. La presentazione dell’importante evento non poteva non essere affidata al profondo conoscitore della storia locale nonché appassionato di montagna, lo storico Alessandro Orsi, il quale con dovizia di riferimenti storici ha tratteggiato la figura di Giorgio. Gae Valle organizzatore dell’evento, evidenziando che la serata, anticipazione dell’ultimo appuntamento di MusicAltura, ha preso forma grazie alla collaborazione e alle sinergie con il Comune di Alagna e la società Monterosa 2000 che gestisce gli impianti, ha voluto ringraziare gli ospiti che hanno dato lustro dell’evento: Michele Cucchi “Lungo” in rappresentanza delle guide alpine di Alagna, Ovidio Raiteri, il giornalista Guido Andruetto autore del libro “Giorgio Bertone. La montagna come rifugio” e in modo particolare alla guida alpina Renzino Cosson di Courmayeur, compagno di cordata e amico fraterno del compianto Giorgio Bertone. Proprio le sue parole scaturite da un profondo sentimento e non per circostanza, sono state le più toccanti e che hanno messo in luce le grandi qualità dell’alpinista di Agnona. «Giorgio per le sue grandi qualità è stato il grande innovatore delle guide alpine e del soccorso alpino. Mentalmente e tecnicamente era di un altro pianeta tant’è che ancora oggi, le sue vie danno del filo da torcere anche ai migliori arrampicatori pur dotandosi dei nuovi materiali. L’alpinista francese Renè Desmaison che si contendeva con Walter Bonatti la leadership di migliore alpinista ha dichiarato che non aveva mai visto nessuno “forte” come Giorgio, infatti lo volle come compagno di cordata nella memorabile prima salita in invernale sulla direttissima alla parete nord delle Grandes Jorasses». Un applauso perDanilo Saettone, maestro e compagno di cordata di Giorgio prima che prendesse il volo per la folgorante carriera.
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