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Prato Sesia, il libro su Rosina finanzierà il centro anziani

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La protagonista del volume è la operaia pratese che nel 1951 vinse 85 milioni al Totocalcio

Il nuovo libro di Claudio Sagliaschi su Rosina Bazzoni incanta Prato Sesia e sostiene il Centro Incontro del paese. Nei giorni scorsi è stato presentato «Io, lei e gli 85 milioni possiamo essere felici. L’Italia dei disperati nel secondo dopoguerra attraverso le lettere a Rosina Bazzoni» al Centro Incontro di Prato Sesia. 

Il volume si rifà a una vicenda balzata alle cronache nazionali nel 1951: l’operaia pratese Rosina Bazzoni vinse 85 milioni, cifra record per l’epoca, al Totocalcio. Sagliaschi, però, non ha voluto addentrarsi nella vita personale della donna, bensì ha preso spunto dall’accaduto per tracciare un ritratto dell’Italia di quegli anni, raccogliendo alcune delle numerose lettere che la pratese ricevette dopo la vincita. Proposte di matrimonio, ma soprattutto tante richieste di aiuto: c’era chi aveva perso la casa nei bombardamenti, chi non trovava lavoro, chi doveva affrontare delle malattie dei figli. Uno spaccato di un’Italia segnata dalla guerra che, come sottolinea Sagliaschi, deve fare riflettere sul fatto che ancora oggi siano molte le popolazioni che devono fare fronte ai conflitti o alle loro tragiche conseguenze.

Alla presentazione hanno preso parte anche Piercarlo Brugo, presidente Anpi e organizzatore dell’evento, lo storico Alessandro Orsi e la grignaschese Alice Salvoldi, artista teatrale.

A fare gli onori di casa Olga Albera, presidente del Centro Incontro. Il libro, infatti, sosterrà proprio le attività della struttura: Sagliaschi, dopo averlo pubblicato a sue spese, ha donato le copie al Centro affinché i volontari le vendano e possano sfruttare i proventi. «Ringraziamo tutti i presenti e soprattutto Claudio che con generosità ha voluto donare tutti questi libri alla nostra associazione – sottolinea la presidente Albera – gli siamo davvero riconoscenti per avere pensato a noi, perché queste entrate saranno davvero utili per la gestione della nostra “casa-famiglia”. Le sole rette degli ospiti, infatti, non sono sufficienti a coprire completamente le spese».

Inizialmente, Sagliaschi aveva pensato di pubblicare l’opera su internet, ma dopo avere parlato con i suoi familiari ha avuto l’idea di “sfruttarla” per sostenere il Centro: «Il Centro Incontro è una buona struttura che cerca di sostenersi – racconta – l’ho fatto volentieri per potere dare un mio contributo. Il mio impegno, comunque, è solo un 50%: per fare l’altra metà occorre che si compri il libro». il libro si può comprare direttamente al Centro incontro.

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