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Romagnano, gli studenti del Bonfantini fanno da tutor ai più piccoli

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I giovani della scuola superiore propongono attività per ragazzini e bambini 

Gli studenti dell’Istituto agrario Bonfantini di Romagnano scendono in campo organizzando attività per i bimbi e i ragazzi di elementari e medie. La scuola superiore, infatti, ha riproposto per il periodo tra febbraio e maggio i laboratori didattici: sono circa 580, provenienti da dodici scuole del circondario, i giovani che stanno facendo tappa fra le aule e gli spazi verdi dell’istituto romagnanese. Sono stati proposti dieci laboratori, per poi realizzarne sei: fra i temi in programma la cura dell’orto, la biologia, con la possibilità per i ragazzi di scoprire strumenti come il microscopio, il riconoscimento degli alberi, le piante officinali e profumate e il riciclo creativo. «Questi laboratori rappresentano un modo per fare conoscere l’istituto e favorire l’orientamento, ma anche per introdurre l’importante tema della natura – spiega la docente Adriana Alletto, che organizza e segue in prima persona le attività di laboratorio – i laboratori sono gratuiti, proprio per offrire a tutti la possibilità di partecipare. Dobbiamo ringraziare quindi la scuola, tutti i dirigenti scolastici, il Comune e l’azienda Brugo, che hanno collaborato alla riuscita».

A insegnare all’interno dei singoli laboratori sono proprio gli studenti dell’istituto Bonfantini: e se per i più piccoli il laboratorio è un momento utile per scoprire il mondo che li circonda e svolgere un’attività pratica, lo stesso laboratorio è estremamente formativo anche per i giovanissimi “docenti”. «Gli alunni, in queste occasioni, fanno da tutor – illustra la professoressa – tanti, grazie ai laboratori, mostrano di imparare di più. Sono utili per maturare, per confrontarsi con gli altri e tirare fuori le proprie capacità. Varie attività al loro interno si rivelano utili anche per affrontare gli esami». «Molti ragazzi hanno poi già esperienza in ambiti come i Gres – aggiunge la referente di plesso Enzia Bottini – e seguono i più piccoli anche organizzando dei momenti ludici per divertirsi». I laboratori si mostrano efficaci anche per l’integrazione dei bambini con disabilità: «Integriamo sempre nei gruppi anche i bambini diversamente abili, che spesso mostrano di potere dare davvero molto durante i laboratori» sottolinea Alletto. Il corpo docente, nel complesso, si mostra estremamente soddisfatto della realtà laboratoriale: «C’è un gran lavoro di organizzazione dietro – spiega l’insegnante Gaetano Frischia – partecipano scuole diverse e sempre più numerose. Per i nostri ragazzi, la necessità di dovere spiegare le nozioni che hanno appreso rappresenta anche uno stimolo allo studio».

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