Romagnano, una cinquantina di ciclisti per il debutto di ”BicinVigna”

Le tappe erano segnate dalle testimonianze antonielliane

Una cinquantina di persone inagura “BicinVigna”. Pochi giorni fa cittadini provenienti da tutta la provincia e dalle zone limitrofe ha inaugurato pedalando gli itinerari alla scoperta dei tesori dell’Antonelli. Con partenza da villa Caccia di Romagnano, il gruppo ha percorso uno dei tre tracciati cicloturistici di “BicinVigna”, questo il nome dell’iniziativa, che si snodano tra le colline novaresi. Le tappe erano segnate dalle testimonianze antonielliane. A partire proprio da villa Caccia, sede del museo storico etnografico, per passare dal conosciutissimo e incompiuto santuario del Santissimo Crocifisso di Boca, fino alle testimonianze un po’ meno note, come il cimitero e lo scurolo della chiesa parrocchiale dello Spirito Santo di Maggiora, o lo scurolo della Beata Panacea a Ghemme, e la casa natale dell’Antonelli.

Tre gli itinerari ad anello, lunghi rispettivamente 25, 35 e 41 chilometri; partono tutti da villa Caccia per toccare Prato Sesia, Boca, Maggiora, Cavallirio, Cureggio, Fontaneto d’Agogna, Cavaglio, Ghemme, attraversando due parchi naturali, quello del Fenera e quello delle Baragge. «E’ un’iniziativa – dice il presidente del museo storico etnografico di Romagnano, Franco Tinelli – che è stata possibile grazie all’Atl di Novara, sostenitrice dell’iniziativa, e agli enti dei parchi toccati». I tre percorsi sono segnati con cartelli recanti il logo (una ruota di bicicletta e un capitello) e contrassegnati dalla scritta “BicinVigna con Antonelli”; sono scaricabili su Gps. «Prossimamente – prosegue Tinelli – contiamo di preparare delle schede esplicative per ogni punto di interesse. E poi stiamo coinvolgendo le aziende del territorio, cantine, agriturismi per avere una rete di punti d’appoggio e di scoperta enogastronomica. L’obiettivo è far conoscere il nostro territorio ad una fascia di utenti sempre più vasta».

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