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Sessanta richieste per realizzare centraline in alta Valsesia

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Sono addirittura sessanta le domande per realizzare centraline in alta Valsesia.

Sono addirittura sessanta le domande per realizzare centraline in alta Valsesia. Il dato viene reso noto dalla Provincia di Vercelli.
«Per dare massima trasparenza vogliamo informare che le domande di autorizzazione presentate sono in totale 60, di cui cinque presentate da amministrazioni comunali dell’alta valle e della Valmastallone – spiega l’amministrazione del presidente Carlo Riva Vercellotti -. Di queste, 29 sono attualmente in lavorazione, 29 sono state respinte o archiviate e solo due sono state autorizzate». E sulla questione centraline aggiunge: «La nostra priorità è salvaguardare l’ambiente e rispettare la legge. Nessuna posizione ideologica pro o contro».
La scorsa settimana si è presentato il comitato Salvaguardiamo la Val Mastallone, un gruppo di cittadini preoccupato per l’aumento sensibile di richieste per le mini centraline idroelettriche. Alcune di questi impianti sono a ridotto impatto e non saranno soggetti alla procedura di Via (valutazione impatto ambientale), altri invece dovranno ottenere il via libera da Provincia, Regione e Unione montana trattandosi di manufatti più importanti.
Il comitato Saluaguardiamo la Val Mastallone però sul tema vuole avere un confronto diretto e capire se esistono veramente rischi per il territorio.  Il Comitato non ha preclusioni al dialogo con i cittadini e le istituzioni, anzi, lo favorisce e lo ricerca, ed è pronto a mettere a disposizione qualifiche e competenze per contribuire a valutare progetti e iniziative in favore della valle. La contraddizione è che la Valle Mastallone è la prima a livello nazionale a vantare una «certificazione ambientale» ma paradossalmente è esclusa dal Piano di Tutela delle Acque che invece preserva gran parte del bacino della Sesia.

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